di Ranieri de Ferrante
E’ morto Nino Benvenuti. Io l’ho incontrato una volta. Su un aereo New York – Roma, alla fine degli anni ’70 o inizio ‘80 dello scorso secolo. Era seduto dietro di me, e per tutta la notte gli altri passeggeri hanno “fatto la fila” per salutarlo. E lui, cortesissimo, ad ogni visitatore si alzava, si presentava (“Piacere, Benvenuti …”) e gli dava la mano. Peccato che per alzarsi afferrava lo schienale del mio sedile - completamente reclinato - sul quale io cercavo invano di dormire …
Oggi, quando ho letto della sua morte, la prima cosa che mi è tornata in mente è stata quella notte insonne, ma subito dopo ho ricordato l’entusiasmo per la finale contro Griffith, e come tutti rimanemmo attaccati al televisore. I giornali mi dicono che fummo 18 milioni. Un terzo della popolazione italiana di allora!
Nel 1967 avevo 15 anni, ed ero nel pieno di quel cammino che va dalla fine dell’essere bambino ( i 10 anni …) e il cominciare a diventare adulto ( … i 18). Non frequento i Social ma passo molto tempo surfando su Internet, quindi sono andato a rivedermi quegli anni, e cercare quegli eventi che, a distanza di quasi 60 anni mi sembrano ancora successi ieri, tanto mi sono rimasti dentro: questo è il mio viaggio fra il 1962 ed il 1970.
1962: il discorso della Luna, di Giovanni XXIII. Non ho memoria del discorso, ma ricordo distintamente una sera sul Lungotevere. Ero a spasso con mio Papà (eravamo appena arrivati a Roma ed io avevo cominciato la prima media) ed il Papa ci passò avanti, in una grande macchina nera scoperta, sorridente e con il braccio alzato a salutare la folla. Cinquanta anni dopo, a Piazza Venezia, mi passò davanti Benedetto XVI. Non salutava, e la differenza fra il suo volto chiuso e quello sorridente dell’altro sono una buona metafora del Mondo che guarda avanti e di quello che rimane attaccato allo specchietto retrovisore …
La guerra era finita da solo 17 anni, ed allora tutti volevano guardare al futuro.
1963: l’assassinio di Kennedy. Si dice che tutti ricordino dove erano e cosa facevano quando seppero della sua morte. Io lo sentii alla radio ed ovviamente ne rimasi fortemente impressionato. Oggi, sulla base di quello che so, devo dire che la fortuna di Kennedy è stata morire giovane: tutti hanno dimenticato i suoi errori (la Baia dei Porci, la vittoria contro Nixon ottenuta grazie al supporto delle Mafia, arruolata dal padre Joseph) ed attribuito a Lyndon Johnson la guerra del Vietnam … in cambio però, a Kennedyi viene accreditata la lotta per l’eguaglianza razziale su cui lui era in realtà abbastanza tiepido e che invece è stata portata avanti da Johnson. Un po' come gli Austriaci, che hanno “adottato” Beethoven (tedesco), ma hanno rifilato ai tedeschi Hitler (nato in Austria) …
1964: Non ho niente di vivissimo per quell’anno, se non il passare, in macchina, lungo la valle del Vajont dove l’anno prima era crollata la diga uccidendo quasi 2,000 persone. Ma come fatti importanti non posso non menzionare - frutto della mia ricerca su Internet - che è stato l’anno di lancio della Nutella. Nelle commedie americane si vede spesso la protagonista, triste, che seduta in mezzo al letto mangia un gelato per tirarsi su. Per noi è la Nutella (non vegana …!), con buona pace del Nutritional Score che la UE ci vuole rifilare. Il 1964 è anche l’ultimo anno della generazione dei Baby Boomers, la mia. E’ come se avessimo passato il testimone alla Nutella. Potevamo fare peggio …
1965: quell’anno ci fu casino in Congo fra Ciombè e Mobutu, fu ucciso Malcom X, la Cina fu travolta dalla Rivoluzione Culturale e gli americani cominciarono a bombardare il Nord Vietnam. Ma per me l’evento principe è la separazione chirurgica di due gemelline siamesi. Fece un grande scalpore in Italia (non so all’estero … il mondo dell’informazione era tanto più ristretto). Ricordo benissimo l’evento, e la mia reazione da adolescente in cui si mischiavano tristezza, gioia, ammirazione, ed anche un po' di orrore per le “deformità”. Oggi vivo intensamente e direttamente il mondo dell’Handicap e tutto mi sembra normale. Allora no …
1966: l’alluvione di Firenze e gli angeli del fango. La TV ed i giornali ne erano pieni. Io troppo giovane per andare ad aiutare, ma non per desiderarlo. Poi alluvioni ne ho visti tanti, ma quello di Firenze è rimasto l’alluvione per eccellenza. Così come l’imbroglio sportivo per eccellenza fu la finale rubata a Wembley dalla nazionale inglese che diventò campione del mondo a scapito della Germania, per la quale tutta l’Italia tifava. Perfida Albione!.
1967: l’incontro fra Benvenuti e Griffith, da cui abbiamo cominciato. Ma anche l’anno in cui il Dottor Barnard effettuò, al Groote Schuur Hospital, in Sud Africa, il primo trapianto di cuore. A quei tempi si riusciva ancora a restare senza parole di fronte a questi eventi, e chi li compiva assumeva una dimensione quasi biblica. Oggi la dimensione biblica la assume gente che per ignoranza fa scelte economiche dannose per tutto il Mondo. D’altra parte anche il Diluvio Universale è Bibbia …
1968: l’offensiva del Tet. Ci svegliammo la mattina con la notizia che i Vietcong avevano attaccato in tutto il Paese, ed addirittura penetrato l’Ambasciata Americana a Saigon (si chiamava ancora così, ora è Ho Chi Min City). Sono della generazione cresciuta con i cow boys buoni contro gli indiani cattivi ed i marines (marinEs dicevamo noi, con una “e” ben evidente) che sconfiggevano i cattivi Giapponesi. In un mondo così tifavo USA. Poi ho acquisito senso critico, ho visitato i tunnel di Cu Chi, dove i Vietcong hanno fatto la guerra (il 75% non ne uscì vivo) ed ora vedo le cose diversamente. Ma allora l’idea che i marines potessero perdere lasciò tanti a bocca aperta, e quel giorno cominciò la fine della guerra del Vietnam. (inciso: anni dopo, ad Hanoi per lavoro, fui invitato a cena dall’Addetto Militare. Visto il mio interesse nella storia militare, mi propose di incontrare il generale Giap, già novantenne, ma io purtroppo dovevo ripartire il giorno dopo. Resta uno dei rimpianti della mia vita … anche se poi ne ho accumulati di peggiori …)
1968 bis: sorpresa, sorpresa … nel 1968 successe … il ’68. Fu fatto principalmente da intellettuali, operai ed universitari. Io ero al Liceo e quindi toccato solo di striscio, se non per le Assemblee da cui venivo regolarmente buttato fuori: ero infatti, ai tempi, missino (la scelta era fra missino e comunista) e vivevo a Livorno. A Livorno è nato il Partito Comunista Italiano, di fronte alla cui sede, in Piazza Grande, amavo passare in motorino facendo il saluto fascista. Fu un anno “complicato, e vissuto pericolosamente” …
1969: l’atterraggio sulla Luna. Ricordo Tito Stagno che annunciava l’allunaggio, ma quando Armstrong pose il piede sulla superficie lunare dormivo (erano le 5 di mattina …). La mattina dopo al mare noi ragazzi (e forse anche gli adulti) guardavamo il cielo in modo diverso. Un po' come, un paio di anni prima, guardavo Barnard con la cuffietta da chirurgo ed il sorriso tutto denti … miracoli entusiasmanti, di cui c’era - allora come oggi – desiderio e bisogno …
1970: Successero tante cose, fra cui l’avventura dell’Apollo 13 (“Houston, abbiamo un problema”), la Ostpolitik della Germania ed il completamento della diga di Assuan. Per me, però, furono il viaggio di Thor Heyerdahl sulla zattera di papiro chiamata RA, il festival dell’Isola di Wight e soprattutto Italia – Germania 4 a 3. Vidi la partita con mio padre (mia madre se ne era andata a dormire …) e quando Schnellinger al 90° segnò il pareggio per i tedeschi, Papà disse “ormai perdiamo, me ne vado a letto, ma chiamami se succede qualcosa di importante” … Vide il resto della partita in pigiama … ed alla fine si addormentò subito. Io ci misi un po', per l’eccitazione. Tanti anni dopo incontravo spesso per ragioni professionali Gianni Rivera (che era diventato Sottosegretario alla Difesa): non lo vedevo in giacca e cravatta a parlare di radar e missili, ma in pantaloncini bianchi e maglietta azzurra a segnare con un piattone di destro…
Circa un mese dopo feci la Maturità e subito dopo compii 18 anni. Poi presi la patente e mi cominciò ad interessare il prezzo della benzina: era 116 lire al litro, cioè 6 centesimi di Euro.
E cominciai a diventare grande.
Credo che i ragazzi di oggi (ormai il termine ragazzo si applica anche dopo i 30 anni …) abbiano visto, di questi episodi, in TV la morte di Kennedy ed il 4 a 3 di calcio. Forse l’allunaggio. E forse hanno sentito parlare del Vietnam. I Beatles, che furono la colonna sonora di quel decennio si sciolsero proprio il 10 aprile del 1970, ed ormai sono musica d’epoca, per amatori (“Chiedimi chi erano i Beatles” Bersani ha intitolato il suo ultimo libro, facendo proprio riferimento alla curiosità che si dovrebbe avere per il passato).
Dicono che essere vecchi è brutto ma l’alternativa è peggiore. Se ne può discutere, ma certamente una parte bella dell’essere anziani sono i ricordi: i fatti che ci hanno colpito ci restano dentro, come tasselli del mosaico della nostra anima. E quella ce la portiamo dietro …