Mostra d'Arte della Modernità. Diamante Cosenza
di Rosario Sprovieri
Marilyn Monroe a sessanta e più anni dalla scomparsa: “Piccante di natura” è la mostra d’arte celebrativa della donna icona di sensualità e femminilità. Trentuno artisti in mostra presso il Museo Dac di Diamante Cosenza, da mercoledì ’11 a domenica 15 di Settembre, (sabato 14 alle ore 19.00 ci sarà l’incontro con gli artisti) che andrà ad arricchire, la trentaduesima edizione internazionale del Peperoncino Festival, storico appuntamento della cittadina calabrese. L’evento è a cura di Amedeo Fusco, attore di successo, imprenditore e organizzatore – in tante città del mondo - di tante iniziative d’arte, ed ha la collaborazione di Rosario Sprovieri l’ex direttore del Teatro dei Dioscuri al Quirinale, scrittore e amico di tanti rinomati artisti.
Piccante, pungente, hot, piccantino, piccantuccio, mordace… il termine deriva dal participio presente del verbo “piquer”, (antico francese medievale) e, voleva dire: “perforare con una spada”. Oggi, la parola indica soprattutto un sapore pungente e penetrante, e questo, gli amanti del peperoncino, lo sanno da tempo! “Piccante” però può essere anche un simpatico aggettivo per descrivere una persona particolarmente sagace, ironica. Una persona che ha la tendenza a graffiare con le parole, con allusioni e con ogni sorta di insinuazione, ma è anche un sinonimo delle parole: spinto, audace, che solletica interesse, attenzione, desiderio, sensualità, audacia e dell’essere sexy. Piccante diventa anche hot: fino a diventarne quasi sinonimo. In Italia, dapprima, l’inglesismo hot è entrato come parola riferita al peperoncino, ma è anche vero che questo termine si è diffuso immediatamente con una sfaccettatura particolare, proprio per la sua sfumatura più “sensuale”. Riferito a ragazza/o particolarmente avvenente, lasciando un po' in ombra i peperoncini per i quali si continua a parlare soprattutto di “piccante”.
La piccantezza è, per prima cosa, una percezione sensoriale, causata dalle sostanze chimiche capaci di stimolare direttamente i ricettori del calore. Ma nell’accezione aggiuntiva verso l’Hot in genere, come oramai ben sappiamo, sta ad indicare la donna astuta e seduttrice, la bellezza femminile che irretisce gli uomini con il suo fascino, e che li ammalia con quel suo charme che la rende desiderabile e diabolica. Piccante-hot per la donna accattivante, connivente, seduttrice, ingannevole: molte volte addirittura irraggiungibile sacerdotessa mistica. Donna fatale, il cui suo senso dello stile trasuda sex appeal, sia che indossi abiti succinti o abiti attillati o lingerie delicata.
Una vera immagine di Icona romantica della bellezza femminile che, Marilyn Monroe incarna totalmente e, forse ne fà addirittura l’immagine femminile idilliaca più amata di ogni tempo.
La rassegna pittorica di Diamante allora, cogliendo il lato più popolare della storia di questa figura femminile ha cercato negli autori della pittura e della scultura l’immagine custodita nella “memoria” dell’arte e dei suoi grandi interpreti.
Perciò ha affidato a trentuno artisti di ottimo spessore la riproposizione dell’indimenticata attrice americana “Norma Jeane Mortenson” Marilyn Monroe.
Gli organizzatori hanno chiamato in causa il disegno che, è forse la meno oscura di tutte le arti e, la più vicina parente del pensiero.
Il ritratto, realizzato a forza di pazienza, quella raffigurazione che finisce per fissare tutto un essere; non già un episodio; non più quell’imperturbabile essenza chiusa in sé, come succede per la scultura; ma, piuttosto, un riprendere l’immagine proposta da Hegel: la soggettività infinita. La mostra si è prefissa di dare visibilità alla lenta formazione di quella natura carica di ricordi, di quella figura arricchita, riplasmata e modificata con l’accumulo della molteplicità delle esperienze riunite che il pittore riesce a fissare per sempre. Fusco e Sprovieri intendono sottolineare, attraverso le opere in mostra; la complessità della memoria: “E’ la memoria che è la storia di un’anima che viene richiusa nell’opera”. Il ritratto, infatti, porta in sé un segreto di sociabilità ed una forza di simpatia che non troviamo nelle statue. Sa di solitudine la statua. Perché la statua è sola! La statua non ci vede. La pittura è viva invece, viva è la pittura; come ebbe a dire Stendhal dinanzi al ritratto di una giovane così bella che: ”i suoi occhi sembravano conversare con le cose che d’intorno guardava”. All’esperto pittore, all’artista sensibile spetta di spiare i segni, i più piccoli particolari, i dettagli invisibili agli occhi e preparare bene il loro posto; questo spetta all’alchimia pittorica, conservarli riprenderli, definirli, accumulando tutte queste prove in un segno in appunti di mille tracce sottili. È' il ritratto, che non ha l’equivalente e che il modello non potrà uguagliare, che per mano del pittore riesce ad arrivare ad ottenere maggior somiglianza con la natura stessa.
Il pittore, compie una vera e propria magia, dopo un cammino di ricerca, una indagine logorante, per un sentiero estremamente tortuoso che, solo attraverso la propria pazienza e il proprio mestiere, gli potrà permette di cogliere l’anima, l'anima più profonda nella sua mutevolezza e nell’apparenza espressiva che egli viene componendo, man mano, di sforzo in sforzo, dando espressione finale alla quella vita interiore, segreta che si è a poco a poco costruita.
Il pittore – da sempre - è forse il solo psicologo dell’anima, si è specializzato nella scelta dei momenti e dei segni, sa filtrare tutto al vaglio del pensiero, sa scartare istanti, guizzi e luci delle rifrangenze e per questo riesce a preparare e a dare definizione alla sua preziosa, ricca, visione umana: “dagli occhi al cuore”, tutto per la bellezza, per favorire una contemplazione duratura senza fine. Le realizzazioni in mostra sono opera degli artisti: Rita Albergamo, Demmy Avanzi, B. Maria Isabella, Arturo Barbante, Maria Rosa Beghelli, Rosario Bello, Carla Boi, Gianfranco Brusegan, Sabrina Cappuzzello, Carmelo Carrubba, Annalisa Cavallo, Sergio Cimbali, Salvatore Denaro, Salvo Di Stefano, Rocco Epifanio, Salvatore Gerbino, Rosetta Giombarresi, Rita Guardavascio, Enrico Guerrini, Sara Manzoni, Daria Minotti, Sebastiano Montalto, Lucio Morando, Pippo Pace, Dino Puglisi, Maria Romeo, Loredana Sala, Pamela Siciliano, Roberto Trucco, Paola Ummarino, Reyna Zapata.