di Ilaria Solazzo

Nel panorama internazionale del design e della produzione di occhiali, il nome di Domenico Auriemma risuona con la forza di una firma d'autore. In un settore spesso fagocitato dalla produzione industriale di massa, Auriemma si distingue come uno degli ultimi veri interpreti dell’arte artigianale italiana, capace di fondere estetica, innovazione e identità culturale in ogni creazione.

Originario della Campania, Auriemma ha saputo portare nel mondo la sensibilità e la sapienza tipica del saper fare italiano, mantenendo salda l’ancora nella tradizione ma spingendo lo sguardo oltre l’orizzonte del convenzionale. I suoi occhiali non sono solo accessori: sono manifesti di stile, micro-architetture per il volto che raccontano storie di passione, precisione e coraggio creativo.

Auriemma non si è mai piegato alla logica del compromesso. Nei suoi laboratori, ogni montatura prende vita attraverso processi rigorosamente manuali, con materiali selezionati e tecniche di lavorazione che rendono ogni pezzo unico, quasi sartoriale. È questa attenzione maniacale al dettaglio, unita a una visione internazionale del design, che ha fatto dei suoi prodotti un riferimento per chi cerca autenticità in un mercato globalizzato.

Il suo nome è ormai sinonimo di garanzia nei circuiti internazionali dell’eyewear di alta gamma. Non è raro trovare le sue creazioni nelle boutique più esclusive di Tokyo, Parigi o New York, dove il valore dell’artigianato italiano continua a esercitare un fascino senza tempo. Ma ciò che davvero distingue Auriemma non è solo il prodotto finale, bensì la filosofia che lo sostiene: un rispetto assoluto per la materia, per la tradizione e per l’individualità di chi indosserà quegli occhiali.

In tempi in cui il “made in Italy” rischia spesso di diventare un’etichetta svuotata, Auriemma rappresenta una contro-narrazione preziosa: quella di un’Italia che non ha dimenticato come si crea bellezza con le mani e con il cuore. Una lezione che il mondo, oggi più che mai, ha bisogno di ascoltare.

"L’identità è il nostro vero lusso" – Intervista a Domenico Auriemma, ambasciatore del Made in Italy nel mondo dell’occhialeria

Signor Auriemma, il suo nome è ormai associato all’eccellenza italiana nel settore dell’occhialeria. Cosa significa per lei rappresentare il Made in Italy nel mondo?
Per me è una responsabilità e un onore. Il Made in Italy non è solo un’etichetta, è un modo di pensare, di vivere, di lavorare. Significa avere rispetto per la qualità, per il tempo che serve a creare qualcosa di bello e duraturo. Quando porto i miei occhiali in giro per il mondo, porto con me un pezzo della nostra cultura.

E qual è secondo lei il vero valore aggiunto dell’essere italiani in un mercato globale così competitivo?
L’identità. Il mondo è pieno di prodotti ben fatti, tecnologici, perfettamente efficienti. Ma ciò che rende l’Italia diversa è la capacità di coniugare tecnica e anima. Noi italiani abbiamo un senso innato per la bellezza, per la proporzione, per il dettaglio che racconta. Non produciamo oggetti, ma emozioni tangibili.

Nei suoi laboratori, la lavorazione è ancora artigianale. Quanto conta, oggi, mantenere viva questa tradizione?
È fondamentale. L’artigianato è l’antidoto alla standardizzazione. Ogni montatura che esce dal mio laboratorio ha una sua personalità, perché nasce dalle mani e non solo dalle macchine. E il mondo, oggi, ha fame di autenticità. Le persone cercano storie vere, prodotti che abbiano un’origine, un valore umano.

In che modo il suo lavoro dialoga con l’innovazione?
Non vedo tradizione e innovazione come opposti, ma come alleati. Uso tecnologie avanzate per la precisione, certo, ma senza mai sacrificare l’essenza del lavoro manuale. Innovare significa portare avanti ciò che ci rende unici, non cancellarlo. Il vero progresso, per me, è far dialogare il passato con il futuro.

C’è un paese o un momento in cui ha sentito con forza l’orgoglio di essere italiano?
Ce ne sono stati tanti, ma uno in particolare: a Tokyo, qualche anno fa, una cliente mi disse che indossare i miei occhiali le faceva sentire “più vicina all’arte”. In quel momento ho capito che ciò che facciamo qui, anche nelle botteghe più piccole, può toccare il cuore di qualcuno a migliaia di chilometri di distanza. Ecco, lì ho sentito tutto il peso e la bellezza di essere italiano.

Cosa direbbe a un giovane che vuole intraprendere una strada simile alla sua?
Di non avere fretta. Di imparare a guardare prima di produrre. E soprattutto di non cercare scorciatoie: la qualità richiede tempo, passione e rigore. Ma quando crei qualcosa che parla davvero di te e della tua terra, il mondo lo riconosce. E ti apre le porte.

Grazie, Auriemma. Un esempio di come l’Italia possa ancora insegnare bellezza, una montatura alla volta.
Grazie a voi. Finché ci sarà qualcuno disposto a scegliere l’autenticità, il Made in Italy avrà sempre voce.

fotoocchiali

Nel frastuono della globalizzazione, dove i prodotti viaggiano più velocemente delle idee e l’identità rischia spesso di dissolversi tra standard e mode passeggere, il Made in Italy continua a imporsi come un baluardo di autenticità. Non è solo un marchio: è un linguaggio silenzioso, una grammatica del bello che parla di mani sapienti, materiali nobili e di una cultura millenaria che trova ancora casa nei laboratori, nelle botteghe, nei piccoli gesti ripetuti con amore.

In questo scenario, figure come Domenico Auriemma assumono un valore che va oltre la pur straordinaria qualità dei loro prodotti. Auriemma è un custode di un sapere che rischia di scomparire, ma anche un interprete contemporaneo, capace di raccontare l’Italia con una voce attuale, elegante, mai nostalgica. I suoi occhiali sono come finestre attraverso cui il mondo guarda il volto autentico del nostro Paese: non quello stereotipato delle cartoline, ma quello vivo, artigianale, profondamente umano.

Lui non si limita a esportare occhiali: esporta cultura. Ogni sua creazione è un atto di resistenza contro l’omologazione, un gesto di bellezza consapevole. E in un’epoca in cui tutto sembra sacrificabile sull’altare della velocità, Auriemma ci ricorda che il tempo impiegato per creare qualcosa di unico non è mai tempo perso, ma valore aggiunto.

Il Made in Italy non è solo un patrimonio da difendere. È una responsabilità da reinventare, da portare nel futuro con la stessa fierezza con cui Auriemma forgia ogni sua montatura. Perché finché ci sarà chi lavora con questa dedizione, l’Italia avrà sempre qualcosa di autentico e straordinario da raccontare al mondo.

16-05-2025
meridianoitalia.tv

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