di Annalisa Libbi
Il 6 giugno scorso è uscito “Bella Madonnina”, il secondo singolo di Tananai dopo l’album Calmocobra.
Quando un pezzo esce d’estate, c’è sempre la tentazione di catalogarlo come tormentone ma, su questo, il giovane cantautore milanese è categorico: lui produce sempre musica e, soprattutto, si preoccupa di fare cose belle.
“Bella Madonnina” è un pezzo che si fa amare sin dal primo ascolto tanto è coinvolgente sia per la musica, che per ciò che racconta.
Nel nuovo singolo di Tananai, come spesso accade, c’è tutto il desiderio di raccontare una storia, la narrazione gli è peculiare, la storia di un ragazzo che una sera si perde per Milano e si ritrova in Duomo a dialogare con la “Madonnina”.
Se dici “Madonnina”, dici Milano e, una canzone in cui c’è il protagonista che le parla- non so
Neanche più chi sono, io - non può che essere anche dialogo con sé stessi.
Il testo, infatti, sebbene non elaborato, come gli altri pezzi di Tananai, ha il pregio di offrire qualcosa che è attualissimo e senza età al contempo.
L’inizio del pezzo, infatti, è intriso di quel venticello di noia che viene dalla “periferia”, che è desiderio di scappare ma, anche, nostalgia di tornare a casa, quella “benedetta casa” della ricerca del sé.
E se la fuga dalla periferia è un “topic” di tutte le generazioni, Tananai, però, ne offre anche una versione più attuale quando, citando i Baustelle, canta della rugiada mista all’ansia, quella di una generazione, la sua, che sembra avere avuto tutto ma, in realtà, solo all’apparenza.
Il risultato di questo immaginario di passato, presente ed esperienza personale, è un pezzo, “Bella Madonnina”, bello, fresco e ballabile ma non senza qualche elemento di riflessione.
La musica che l’accompagna, il brano è stato scritto con Ghevdet Driza ed Enrico Wolfgang Leonardo Cavion, fa pensare ad un hip hop molto interessante, che è anche un po’ “rap” ma soprattutto molto “pop” e che tende la mano al nuovo che arriva da oltreoceano.
Qualche giorno prima dell’uscita del brano, Tananai lo ha cantato in anteprima ad un evento organizzato a Milano al quale diversi fan hanno avuto il piacere di partecipare; in quell’occasione è diventato virale il video in cui alcune affezionatissime fan cercano di insegnargli una “coreografia” pensata proprio per “Bella Madonnina”; nei giorni scorsi, tra le sue storie di Instagram, era possibile trovare l’animazione di “tana_art”, Federica Trifoglio, in cui un ”Minitana” eseguiva la stessa coreografia; un modo singolare ed interessante di rendere il brano popolare ma che, al contempo, non sorprende chi conosce bene questo giovane e talentuoso artista che, alla base del suo percorso artistico, ha posto il primato della condivisione col proprio pubblico.
La sua esibizione, per il concerto di Radio deejay, così come quella per il “Tim Summer Hits” in Piazza del Popolo a Roma, ha consolidato il profilo di un cantante consapevole del proprio ruolo, attento alle istanze della sua generazione ma anche capace di sintonizzarsi, in modo trasversale, con le altre e l’impressione è che questo suo stile unico sarà ciò che gli consentirà di rimanere impresso sulla scena musicale ancora per tanto tempo.