– MOLTE LE INIZIATIVE A ROMA, PER RICORDARE IL POETA, LO SCRITTORE ED IL REGISTA - CURIOSITA’ SU UNA LOCATION DI UN SUO CELEBRE FILM.

 di Emanuele Mariani

          Cinquant’anni fa ci lasciava un grande della letteratura e del cinema italiano, Pier Paolo Pasolini. Sono molte, in questi giorni, le iniziative per ricordarlo e per far conoscere, in particolare alle giovani generazioni, i suoi scritti ed i suoi film.

Esattamente il prossimo 2 novembre, cadrà la ricorrenza della scomparsa di uno degli intellettuali più grandi del Novecento, indispensabile quanto divisivo: scrittore, poeta, regista, pensatore libero e combattivo, osservatore acuto della società.

Già in occasione del centenario della sua nascita, nel 2022, ricca era stata la programmazione di eventi per ricordarlo e omaggiare il portato della sua eredità culturale sulla letteratura, le arti, la filosofia e la sociologia contemporanee. Il cinquantenario della morte è nuova occasione per celebrarlo. E Roma, che tre anni fa aveva proposto un progetto espositivo diviso in tre mostre tra Palazzo delle Esposizioni, Palazzo Barberini e MAXXI, è ora nuovamente capofila nell’articolare un calendario completo di appuntamenti per esplorare l’opera di Pasolini nella città che l’aveva adottato.

 PPP Visionario è il titolo della programmazione promossa da Roma Capitale ed estesa per due mesi dalla metà di ottobre fino a dicembre con eventi diffusi in tutta la città, e particolare attenzione per i luoghi della visione pasoliniana.

Dunque le aree meno centrali e più popolari, da Tor Bella Monaca a Garbatella, dal Quarticciolo al Verano, fino al Porto di Roma e all’Idroscalo di Ostia. Con l’obiettivo di raccontare la versatilità del pensiero di Pasolini, che si dedicò con egual impegno alla poesia e al cinema, al teatro e all’attivismo civile.

In calendario, spettacoli, concerti, reading, incontri, proiezioni, percorsi urbani ed eventi sportivi (per inciso, Pasolini amava lo sport, in particolare il calcio, che praticò a buoni livelli), con il coinvolgimento delle principali istituzioni culturali cittadine e di molte realtà e associazioni del territorio, tra cui alcuni dei vincitori degli avvisi pubblici.

Fino al 30 novembre, Casa del Cinema ospita la mostra fotografica Franco Pinna e Pier Paolo Pasolini – Viaggio al termine del Mandrione.

A ingresso libero, l’esposizione è dedicata alle borgate romane, in particolare al reportage del 1956 del fotografo sul Mandrione, abbinato a testi di Pasolini tratti dall’inchiesta Viaggio per Roma e dintorni, pubblicata su Vie Nuove nel 1958.
Tra gli highlight del programma, anche il ciclo di proiezioni e incontri al Cinema Nuovo Sacher di Nanni Moretti, e sempre alla Casa del Cinema, la maratona del 25 e 26 ottobre, organizzata da Fuori Orario (Paolo Luciani) con il supporto della Direzione Generale Cinema del MiC e con un ringraziamento alle preziose RAI Teche: due giornate di rare interviste, testimonianze, documentari, estratti televisivi e poetici, per ricostruire la figura di Pasolini nel suo rapporto con la cultura, la politica e il cinema.

Ancora il 26 ottobre, al Teatro di Tor Bella Monaca, Massimo Popolizio con l’accompagnamento musicale di Giovanna Famulari, porta in scena la biografia poetica e intellettuale di Pasolini. Nel weekend dell’1 e 2 novembre, il teatro tornerà a omaggiare Pasolini con lo spettacolo Feroce l’ultima notte di Pasolini, di Eugenio Nocciolini e Francesco Nucci.

Dal 28 ottobre al 4 novembre, si terrà la rassegna multidisciplinare Piangiamo Pasolini: tra studi, incontri, performance e azioni urbane, come la giornata UNA E BINA. Roma è la più bella città d’Italia. Ma è anche la più brutta (28/10), oppure gli Appunti per uno stroligùt con Ascanio Celestini (29/10), e la performance rituale Un Coccodrillo per Pasolini, a Piazza Tevere (1/11). E ancora la proiezione del video Circostanza Pasolini Yekatit 12 al MACRO (1/11). Il programma, a cura di Museo delle Periferie e Palaexpo, prevede anche installazioni, sfilate e azioni urbane nei quartieri di Roma per mantenere viva la memoria pasoliniana nel tessuto sociale e urbano della città, là dove Pasolini ambientò molti dei suoi film.

In particolare, piace ricordare un luogo forse poco noto a molti romani, ma scoperto spesso ora dai turisti. Alcune scene di uno dei più celebri film di Pasolini, Mamma Roma, girato nel 1962, che vide protagonista l’immensa Anna Magnani, furono ambientate in una rampa, denominata Brancaleone, sita nel borgo Monte del Gallo (il cui nome deriverebbe da un’osteria presente in zona con insegna appunto un gallo o più probabilmente sarebbe da intendersi come "francese", nello specifico il principe di Borbone che guidò i Lanzichenecchi durante il Sacco di Roma del 1527 e che qui avrebbe acquartierato le proprie truppe),  al quartiere Aurelio, non distante da San Pietro e da via Gregorio VII, cara, a chi scrive queste note, essendo lì nato e vissuto per 13 anni.

In ogni caso, la zona fu strettamente legata, dalle origini, alle fornaci del vicino Borgo, e fino agli anni '30 del ‘900, crebbe in maniera spontanea, caratterizzata da casupole distanziate in maniera disomogenea, fino a divenire separata urbanisticamente da tale luogo, per via della realizzazione della ferrovia per Civitavecchia, ancora oggi presente.

Non a caso, la scena girata da Pasolini vede la Magnani camminare e percorrere via della Cava Aurelia (dove erano presenti le fornaci) e si conclude con il salire la rampa Brancaleone all’incrocio con via dell’Argilla, che riporta la memoria sempre alle vicine fornaci, fino ad entrare in un edificio tuttora esistente.

Curiosità vuole, che sempre in quei luoghi (allora pieni di casupole, osterie e case in aperta campagna, attraversate da fossati e marrane), erano state girate, nel 1951, le scene finali di un altro capolavoro proprio della commedia all’italiana, il film "Guardie e ladri", diretto da Mario Monicelli e Steno, giusto in un palazzetto ancora esistente (proprio all’angolo tra via dell’Argilla con via Gregorio VII), ma, al tempo, prospicente un tratto di aperta campagna, dunque ben distante dall’immagine attuale della zona, oggi densamente urbanizzata.

L'attuale rampa Brancaleone era originariamente un tratto cieco del vicolo della Cava, divenuta poi via della Cava Aurelia. Nel 1942, si decise di attribuirgli l'attuale nome, dedicandolo ad un membro della famiglia Brancaleone che nel XII secolo, dunque in epoca medievale, avrebbe realizzato tale rampa.

La "famiglia Brancaleone" può riferirsi a diverse entità storiche e leggendarie. Le più note sono la famiglia nobiliare marchigiana dei Brancaleoni di Piobbico, che governò per secoli la loro contea, il personaggio storico di Brancaleone degli Andalò, senatore di Roma nel XIII secolo, e i personaggi delle celebri commedie di Mario Monicelli, Brancaleone da Norcia (interpretato da Vittorio Gassman) e la sua armata. Esistono anche omonimi legati a Brancaleone Doria (un nobile sardo) e a un cognome legato alla ricerca di tartufi. 

Tornando alle iniziative per ricordare Pasolini, il 2 novembre, il Parco Archeologico di Ostia lo ricorda con una giornata di incontri e dialoghi a cinquant’anni dalla scomparsa, mentre all’Auditorium va in scena lo spettacolo Pasolini da cambiare con Ascanio Celestini e Marco Damilano.

 Si attiveranno, per l’occasione, molti teatri: dal Quarticciolo a Villa Pamphili, a Porta Portese. Mentre al Quadraro, sarà svelata l’installazione di bandiere dedicate a Pasolini, a cura di Spazio Y.

La programmazione proseguirà poi, per oltre un mese, tra biblioteche di quartiere, teatri, e spettacoli itineranti che prevedono performance, passeggiate urbane in bicicletta, letture in piazza, entrando anche allo spazio espositivo della Nuvola, all’Eur, sempre a Roma, in occasione della rassegna Più libri, più liberi, il 7 e l’8 dicembre.

Il programma completo si consulta sul sito culture.roma.it ed è in costante aggiornamento.

02-11-2025
Autore: Emanuele Mariani
saggista e scrittore
meridianoitalia.tv

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