di Mario Nardicchia
Conflitto inutile, evitabile…
«Chiama e numera. Quelli che gittarono incontro alle trincee fetide e cupe l’inno di giovinezza come fascio di raggi e caddero col canto puro nella gola aperta, sepolti nei tesori della neve, quelli udranno e verranno» (Gabriele d’Annunzio- “Canti della guerra latina -1914/1918” II,20) «Si sta come/d’autunno/sugli alberi/le foglie» (Giuseppe Ungaretti- “Soldati”, da ‘Allegria di naufragi’-1919).
Leggi tutto: Diplomazia europea e Grande Guerra(1914-1918)
Bo Guerreschi
Il mostro COVID, oltre lasciare cadaveri nel corso del tempo, sta lasciando scheletri rinchiusi in gabbie di soprusi, di violenza senza alcuna possibilità di uscirne o di chiedere aiuto. Donne e uomini, vittime di violenza domestica, di violenza psicologica, di violenza economica rinchiusi con i propri aguzzini liberi di agire indisturbati.
Leggi tutto: Le violenze, i suoi effetti e cause nel periodo del COVID-19
Fabia Baldi
“E se è tutto un sogno, che importa. Mi piace e voglio continuare a sognare”: così il grande scrittore cileno, vittima eccellente del COVID-19, riassumeva il significato della vita nella deliziosa favola “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” che lo rese popolare anche tra i bambini.
Leggi tutto: Luis Sépulveda: si interrompe a 70 anni il sogno del grande scrittore cileno.
Incontro con il Dottor Angelo Piero Cappello Direttore del Centro per il libro e la lettura in occasione della Giornata del libro.
di Fabia Baldi
In occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto di autore che viene celebrata proprio oggi 23 aprile 2020 incontriamo il Dottor Angelo Piero Cappello nuovo Direttore del Centro per il libro e la lettura: -Dottor Cappello lei è il Direttore del Centro per il libro e la lettura che proprio quest'anno celebra un importante traguardo: ci vuole illustrare le iniziative che lei ha organizzato per sottolineare il decennale del centro?
Leggi tutto: Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore-UNESCO
Dante Fasciolo
“Non abbiate paura. Aprite le porte a Cristo”.
Alta e possente risuona la Tua voce
e l’impronta del Tuo Pontificato marca con forza e convinzione ogni cuore.
Venuto da lontano, straniero, dopo tanti papi italiani,
hai punteggiato di sorprese il Tuo cammino terreno, e milioni di uomini
incontrati in ogni dove hanno sentito il respiro profondo della Tua spiritualità.
“Il Papa non può rimanere prigioniero del Vaticano.
Io voglio andare da tutti... dai nomadi delle steppe ai monaci
e alle suore nei conventi...voglio attraversare la soglia di ogni casa”
Hai detto questo, e lo hai fatto, memore della lunga prigionia
che ha subito il Vangelo, e a tutti hai ricordato:
“Dovete conoscere la ‘prigione’ per apprezzare questa libertà”
Leggi tutto: Letter@perta a Papa Giovanni Paolo II