di Graziella Catozza
Ecco il mio angolo di fede...dove mi nascondo per ore, il più possibile, dal "mondo".
San Paolo ho imparato a conoscerlo e forse se lo avessi conosciuto me ne sarei innamorata.
Contrariamente all’accusa di antifemminismo e misoginia legata alla traduzione postera "le donne devono tacere", le lettere di Paolo evidenziano la partecipazione attiva delle donne e il loro riconoscimento. Questa analisi sfida gli stereotipi e sottolinea l’importanza delle donne nella comunità cristiana fin dall’inizio.
l’apostolo delle genti, nei suoi testi, «dà assolutamente per scontato che le donne possano intervenire liberamente in pubblico, senza porre loro alcuna museruola, come denota l’uso del verbo profetèuein impiegato a loro riguardo esattamente come per l’uomo».
Leggi tutto: La liberta delle DONNE secondo San Paolo
di Sonia Rocca
Al via il 22 e 23 giugno le riprese del cortometraggio “Per sempre insieme” che ha la finalità preminente di sensibilizzare società e istituzioni sul tema della sicurezza stradale. Si tratta di un progetto sociale, lanciato dalla comunicatrice Barbara La Rosa, a seguito delle battaglie sull’istituzione del reato di omicidio stradale e sulla destinazione di parte degli introiti delle multe, alla sicurezza delle nostre strade.
Il corto assume un’importanza ancora più grande, in seguito alle notizie drammatiche di questi giorni che hanno coinvolto il piccolo Manuel di 5 anni, ucciso da quattro youtuber a bordo della Lamborghini, mentre facevano una challenge social e il ragazzo di 22 anni investito sulle strisce pedonali dalla Bmw guidata da un ubriaco e drogato a Torino.
di Marco Pellegrini
“Dobbiamo essere fedeli solo alla complessità delle cose” (Nicolàs Gòmez Dàvila)
Tanti elementi possono essere individuati come concause profonde della sollevazione di larga parte del popolo iraniano seguita all’uccisione della cittadina iraniana – di origine curda - Mahsa Amini: la non facile situazione economica, lo strapotere dei pasdaran nella vita del Paese, la frustrazione dei giovani che non trovano sbocchi di realizzazione lavorativa ed economica e per lo stallo dell'ascensore sociale (il che ha portato negli ultimi anni ad vertiginoso calo delle nascite), l’occupazione dei ruoli di potere da parte dell’ala integralista e fanatica del clero sciita, lo iato culturale incolmabile tra l’establishment iperreazionario e l’amplissima fascia dei giovani-adulti (l’età media degli iraniani è di 31 anni) figli di una cultura fortemente influenzata dai social media e dal contatto col resto del mondo, la soffocante censura esercitata dal regime e la pervasiva ed inquietante presenza dei basiji.