di Camillo della Nebbia

Le abbiamo ammirate per tutta la  settimana sui cieli della nostra amata Italia, con la loro inimitabile e tradizionale scia verde, bianca e rossa, sono le “Frecce Tricolori” dell’Aeronautica Militare italiana. Per la prima volta, da quando sono nate, (a Rivolto, il 1° luglio 1960 viene ufficialmente costituito il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico) le Frecce Tricolori, hanno sorpreso gli italiani, in occasione del 25 aprile, quando più volte hanno sorvolato una Roma ancora deserta a causa del lock down in atto. Il primo passaggio sull'Altare della Patria poco dopo le 15, per rendere il dovuto omaggio al Milite Ignoto.

 

Dopo aver sorvolato la città storica, la pattuglia acrobatica è passata a bassa quota sopra il Quirinale e di nuovo sul Vittoriano. Gli italiani raccolti nelle loro solitudini, nelle loro case, hanno visto immagini e sentito suoni particolari, nel silenzio pressoché assordante che regnava sulla Capitale, che è stata attraversata in lungo e largo, dal centro alle periferie. E’ stata una dimostrazione di vitalità e di speranza per rinvigorire i sentimenti e i valori del nostro Paese, di essere italiani, che nel corso della loro storia hanno saputo con il loro ingegno e forza di volontà, rialzarsi dopo momenti storici tragici e dolorosi. Gli italiani hanno vissuto e stanno vivendo momenti di sconforto, si portano addosso le feriti di un trauma inaspettato e profondo, ma in tutto questo scenario abbiamo pure assistito alla tenacia e al coraggio di tanti italiani che sono stati e sono capaci di saper aiutare gli altri e di promuovere fiducia per il futuro. Sono stati definiti eroi ma io amo identificarle come persone di buon senso che hanno la voglia di condividere e di trasmettere agli altri, capacità e sentimenti positivi.
Il Paese sta riprendendo il suo cammino e la Difesa, in occasione del 74° anniversario della proclamazione della Repubblica, ha deciso “di far tornare in campo” (squadra che vince non si cambia, come direbbero i 60 milioni di allenatori italiani) la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN), che dal 25 maggio è decollata da Rivolto e, per 5 giorni, ha sorvolato tutte le regioni italiane abbracciando così, simbolicamente con il tricolore tutta la Nazione, in segno di unità, solidarietà e di fiducia nel Paese perché torni protagonista della propria storia.
Tra le città sorvolate, Codogno, prima zona rossa dell’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese e Loreto, per rendere omaggio al Santuario della Madonna protettrice dell’Arma frecce romaAzzurra. Il 2020, per volontà di Papa Francesco è stato dichiarato anno giubilare, in occasione del centenario della proclamazione della Beata Vergine di Loreto, “Patrona degli Aeronauti". Nel dettaglio, il programma dei sorvoli è iniziato, il 25 maggio con le città di Trento, Codogno, Milano e Torino, il 26 maggio, si è passati a Genova, Firenze, Perugia e L’Aquila, il 27 maggio, sulle città isolane di Cagliari e Palermo, il 28 maggio, su Catanzaro, Bari, Potenza, Napoli e Campobasso, il 29 maggio, con Loreto, Ancona Bologna, Venezia, per chiudere a Trieste con il sorvolo finale su un luogo simbolo di storia ed unione che è piazza Unità d’Italia.
Il giro d’Italia delle Frecce Tricolori si concluderà simbolicamente il 2 giugno, con il sorvolo di Roma in occasione della Festa della Repubblica che, quest’anno, sarà celebrata all’insegna dell’essenzialità e non comprenderà la tradizionale parata militare ai Fori Imperiali. Le Frecce Tricolori effettueranno alcuni passaggi sulla città durante la cerimonia di deposizione di una corona di alloro presso l’Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica.
Sebbene simbolico, i sorvoli delle Frecce Tricolori sull’Italia sono stati “un grande abbraccio agli italiani”, come sottolineato dal Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini, abbraccio al quale, è necessario unirsi tutti.

 

30-05-2020
Autore: Camillo della Nebbia
Giornalista
meridianoitalia.tv

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