Esteri&Difesa

di Pietro Fiocchi

Intervista con il Cavalier Mario Boselli,  Presidente dell’Italy China Council Foundation

“…i colossi del lusso, italiani o francesi, esportano in Cina delle quote che arrivano a superare anche il 50 per cento del settore in questione a fronte di un’esportazione globale che è intorno al 70-80 per cento

La partnership strategica Italia-Cina è in ottime mani: i rappresentanti governativi dei due paesi sono determinati ad ottenere il massimo da questa cooperazione

Accanto al mondo istituzionale, anche quello dell’impresa svolge un ruolo fondamentale. In particolare, in Italia il Cavalier Mario Boselli, Presidente dell’Italy China Council Foundation, è tra i più efficaci promotori delle relazioni industriali tra Roma e Pechino.

16-01-2024
Autore: Pietro Fiocchi
professionista della comunicazione, osservatore della cooperazione internazionale

di Roberta Savino

Nel cuore di una crescente crisi migratoria globale, il Regno Unito si trova ad affrontare discussioni intense e drammatiche legate al suo discusso "Piano Ruanda." Questa proposta governativa, concepita per gestire il flusso di richiedenti asilo, è diventata un punto di conflitto politico, suscitando preoccupazioni sulle condizioni di accoglienza e sollevando questioni etiche riguardo ai metodi di valutazione dell'età dei migranti.

Questa proposta, volta a gestire il flusso di richiedenti asilo, ha attraversato diverse fasi legislative, suscitando preoccupazioni e critiche a livello nazionale e internazionale.

La votazione parlamentare del 12 dicembre scorso ha visto la Camera dei Comuni del Regno Unito approvare il disegno di legge governativo "Sicurezza del Ruanda (Asilo e Migrazione)" con 313 voti a favore e 269 contrari.  Questo atto legislativo è stato proposto per superare la recente decisione della Corte Suprema britannica che aveva bocciato il piano del governo di inviare migranti giunti via mare in Ruanda e provocato una crisi politica all’interno della maggioranza del governo capeggiato da Rishi Sunak.

27-12-2023
Autore: Roberta Savino
Avvocato in Londra

di Roberta Savino

L'avvento delle nuove tecnologie e l’espansione dell’internet hanno rivoluzionato radicalmente la nostra vita quotidiana, portando a un aumento straordinario nell'utilizzo dei servizi online in tutto il mondo. Tuttavia, insieme a questa crescente dipendenza dalla tecnologia, emergono nuove sfide relative alla sicurezza in rete, sia con riferimento ai prodotti tecnologici che dei servizi online in genere.

L'Unione Europea ha adottato una prospettiva progressista nei confronti della regolamentazione della tecnologia e della sicurezza online, con il Digital Service Act, Digital Market Act e il nuovo Regolamento generale per la sicurezza dei Prodotti (UE 2023/988). Questi regolamenti sono stati formulati con l'intento di mantenere il passo con l'evoluzione tecnologica e di garantire la sicurezza delle piattaforme e dei servizi online, nonché dei prodotti in genere, la cui definizione è stata estesa a ricomprendere software, ed altri prodotti intangibili, nonché quelli generati da intelligenza artificiale.

10-11-2023
 di Gianni Lattanzio
 "Putin fermi la guerra e Zelensky sia aperto a serie proposte di pace". Deve scuotere le coscienze il forte e concreto appello lanciato dal Papa di fronte all'andamento della guerra in Ucraina che definisce – con doverosa verità – "talmente grave, devastante e minaccioso, da suscitare grande preoccupazione". Il richiamo è preciso: si alzi in piedi il ghota della diplomazia per riprendersi la parola, che sembra ostaggio delle logiche delle armi, e si scuota anche il mondo dei media. Dopo tante discussioni e partigianerie, questo è davvero il momento per l'Europa di ritrovarsi unita a difendere, a ricostruire i valori della pace. Non servono nazionalismi "first", ma serve l'Umanesimo del vecchio continente.

04-10-2022
Autore: GIanni Lattanzio
Segretario Generale Istituto Cooperazione Paesi Esteri

di Alfredo Battisti

Lutto nazionale nel Regno Unito, per dieci giorni, e così anche nei Paesi che riconoscevano Elisabetta II come proprio Capo di Stato: il doveroso omaggio a colei che ha portato la Corona per 70 anni, traghettandola dall’Impero coloniale al Commonwealth delle Nazioni, e rendendo la Monarchia un istituto a proprio agio anche nelle mutate condizioni storiche.

Eppure ciò che stupisce è il cordoglio che proviene da terre straniere – certo amiche e alleate –, ma che va ben oltre il protocollo e assume una portata tale da “stonare” con il minor lutto portato per la morte dei propri Capi di Stato.

09-09-2022
Autore: Alfredo Battisti
Giornalista Pubblicista

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