di Gianni Lattanzio

L’80° anniversario della Liberazione rappresenta un momento di straordinaria importanza per la storia e l’identità dell’Italia. La ricorrenza non è solo un’occasione di memoria, ma un richiamo attuale ai valori che hanno fondato la Repubblica: libertà, democrazia, giustizia sociale e solidarietà.

Il 25 aprile 1945 segnò la fase decisiva della Liberazione italiana, frutto di una resistenza militare e politica portata avanti da partigiani, operai, contadini, studenti e lavoratori, uniti nella lotta contro il fascismo e l’occupazione nazista. Questo anniversario non è solo una commemorazione storica, ma un richiamo all’impegno quotidiano per difendere i valori su cui si fonda la Repubblica italiana.

La Resistenza fu un movimento pluralista e inclusivo, che vide la partecipazione attiva di persone di diverse convinzioni religiose e ideologiche. Laici e cattolici, spesso uniti in un fronte comune antifascista, diedero un contributo fondamentale alla lotta di liberazione. I cattolici, ispirati anche dalla dottrina sociale della Chiesa, furono protagonisti nel promuovere la giustizia sociale e la solidarietà, mentre i laici contribuirono con il loro impegno politico e sociale a costruire un’Italia libera e democratica.

Particolarmente significativa fu la partecipazione degli operai, come testimoniano le vicende di Torino, dove i Gruppi di Azione Patriottica (GAP) e le Squadre di Azione Patriottica (SAP), insieme ai lavoratori delle fabbriche, difesero con armi rudimentali le industrie e i servizi pubblici contro gli attacchi nazifascisti. Questa resistenza popolare fu decisiva per la vittoria finale e rappresenta una pagina gloriosa della storia italiana, che unisce il sacrificio dei lavoratori e dei partigiani nella lotta per la libertà.

In tutta Italia, le istituzioni, le associazioni partigiane, culturali e sindacali hanno organizzato un ricco programma di eventi per celebrare l’80° anniversario, comprendente cerimonie ufficiali, mostre, incontri, spettacoli teatrali e momenti di approfondimento storico rivolti soprattutto alle nuove generazioni. Queste iniziative mirano a mantenere viva la memoria della Resistenza e a trasmettere i suoi valori come guida per affrontare le sfide del presente e del futuro.

Nel dibattito parlamentare odierno, è stato sottolineato come la Resistenza non debba essere confinata al passato, ma vissuta come principio vivo e attuale. È stato ricordato il coraggio di chi, in condizioni drammatiche, scelse di opporsi alla dittatura e all’occupazione, mettendo a rischio la propria vita per un ideale di libertà che oggi è patrimonio di tutti. La memoria di quei giorni non deve essere retorica, ma impegno quotidiano contro ogni forma di odio, indifferenza e discriminazione.

È stato ribadito che la memoria della Resistenza va coltivata e trasmessa alle nuove generazioni, affinché comprendano il prezzo pagato per la libertà e la responsabilità di difenderla. La storia della Liberazione è fatta di scelte individuali e collettive, di uomini e donne che hanno saputo riconoscere il valore della dignità umana e della solidarietà. Il ricordo non deve essere divisivo, ma inclusivo: la Resistenza è stata una lotta di popolo, che ha unito persone di diversa estrazione, fede e convinzione politica in nome di un bene superiore.

Vi è un legame profondo tra la Resistenza e la Costituzione. I valori nati dalla lotta antifascista sono il fondamento della nostra democrazia e delle istituzioni repubblicane. La libertà, la giustizia e la pace sono conquiste che vanno difese ogni giorno, soprattutto in un contesto internazionale segnato da nuove minacce ai diritti umani e alla convivenza civile.

La Liberazione italiana si inserisca in un più ampio movimento europeo di rinascita democratica secondo un principio condiviso ed universale di rifiuto del totalitarismo. La solidarietà tra i popoli, il rispetto delle differenze e la difesa della pace sono insegnamenti ancora attuali, che devono guidare l’azione pubblica e la coscienza collettiva.

L’80° anniversario della Resistenza non è solo una celebrazione, ma un invito a rinnovare ogni giorno l’impegno per la libertà e la democrazia. Il contributo di tutti – laici e cattolici, operai e intellettuali, uomini e donne è la base per costruire una società fedele ai principi della nostra Costituzione; la memoria dei partigiani, dei civili, degli internati e di tutti coloro che hanno contribuito alla Liberazione deve tradursi in azioni concrete, nella difesa dei diritti e nella costruzione di una società più giusta e solidale. Solo così il sacrificio di chi ha lottato per la libertà continuerà a vivere nel presente e nel futuro del Paese.

24-04-2025
Autore: Gianni Lattanzio
Direttore editoriale di Meridianoitalia
meridianoitalia.tv

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