di Romolo Infusino
Domani, 30 giugno, verrà avviato lo shut-down del secondo modulo della centrale nucleare di Fessenheim, un reattore PWR di 880MW.

Il primo modulo è stato già spento nel febbraio di quest’anno. Si dà avvio, con questa operazione, al processo di riduzione della produzione di energia elettrica da nucleare che passerà dall’attuale 75% al 50% nel 2035, con chiusura progressiva di altri 14 reattori, secondo il piano voluto da Hollande e confermato da Macron, con relativo incremento della quota delle fonti rinnovabili. L’affermazione dei Verdi nelle regionali francesi di ieri porterà indubbiamente alla conferma e accelerazione della riduzione del nucleare francese, anche se la Francia non uscirà dal nucleare, contrariamente a quanto sta avvenendo nel resto dell’Europa ove la tendenza all’uscita è confermata dalla chiusura di centrali nucleari in Svizzera, Svezia e soprattutto nella Germania che prevede la chiusura di tutte le sue centrali entro il 2022.

Centrale nucleare di FessenheimCentrale nucleare di FessenheimIl nucleare civile, nato col Progetto Atomo per la Pace del Presidente Eisenhower del 1953, che prometteva benessere ed energia abbondante a basso costo, grazie alla fissione controllata dell’uranio, non è più strategico.
L’aumento dei costi includendo la fase a valle del decommissioning, più complessa e onerosa del previsto, gli incidenti di Chernobyl e di Fukushima con gli enormi costi economici sociali e ambientali, hanno aperto una riflessione sulla transizione energetica del Pianeta ove il nucleare coprirà un ruolo residuale mentre la sostenibilità verrà garantita dalla crescente penetrazione delle fonti rinnovabili.
In tale contesto la prospettiva potrebbe essere l’affermazione dell’economia dell’idrogeno totalmente prodotto da fonti rinnovabili e basato su due vettori, l’idrogeno e l’energia elettrica, interscambiabili tra loro, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza energetica salvaguardando l’equilibrio ecologico del Pianeta.

29-06-2020
Autore: Romolo Infusino
Comitato scientifico AmbienteVivo, già ricercatore ENEA
meridianoitalia.tv

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