di Giuseppe Morabito
La bandiera svedese è stata issata per la prima volta sul quartier generale della NATO a Bruxelles lunedì prima della cerimonia formale di benvenuto al paese nordico come 32mo membro dell'Alleanza. In una conferenza stampa subito dopo, il primo ministro svedese Ulf Kristersson insieme al Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg ha dichiarato di sperare di avere nel prossimo futuro una NATO più forte e più unita.
“La situazione della sicurezza nella nostra regione non era così grave dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, e la Russia rimarrà una minaccia per la sicurezza euro-atlantica per il prossimo futuro”, ha affermato Kristersson che ha poi aggiunto: "È stato in questa luce che la Svezia ha chiesto di aderire all'Alleanza per ottenere sicurezza, ma anche per garantire sicurezza."
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di Giuseppe Morabito
Sabato saranno esattamente due anni dal giorno in cui l’Ucraina ha iniziato a combattere la Russia per liberare le sue terre e respingere le forze armate di Mosca. Sfortunatamente, la catena logistica dei rifornimenti alleati arrivati “a singhiozzo”, le tattiche ucraine errate, la superiorità aerea e la resistenza organizzata russe hanno fatto sì che la tanto decantata controffensiva ucraina dello scorso anno abbia prodotto pochi (se non nulli) risultati tangibili.La Russia ha, purtroppo, avuto mesi per preparare le proprie difese e costruirle in profondità. File e file di trincee, ostacoli anticarro, fossati e bunker rinforzati hanno formato una barriera, spesso profonda chilometri, che ha contenuta di fatto le forze ucraine in controffensiva che hanno ripetutamente tentato di sfondare in aperta campagna, con scarso successo e perdite umane ingentissime.
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In Aula l'esame, con votazioni non prima delle ore 19,30, del disegno di legge di conversione in legge del decreto 21 dicembre 2023, n. 200, recante disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina (Approvato dal Senato) (C. 1666).
di Giuseppe Morabito
Le recenti elezioni presidenziali e legislative della Repubblica di Cina -Taiwan sono significative. Dato il ruolo dell’isola nella rivalità tra Stati Uniti e Cina Popolare – che può essere intesa come una competizione tra democrazia e autocrazia – il voto potrebbe rivelarsi una svolta democratica in tutta l’area dell’Indo Pacifico. Sebbene il Partito Democratico Progressista (DPP) abbia perso la maggioranza parlamentare a favore del Partito Nazionalista Cinese (Kuomintang, o KMT), gli elettori taiwanesi hanno scelto il candidato del DPP,
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di Giuseppe Morabito
Poche ore fa l'ex Segretario Generale della NATO Lord George Robertson ha dichiarato che gli ucraini “combattono per noi” e “dobbiamo fare di più”. Ha dichiarato anche che se la Russia dovesse sconfiggere l’Ucraina, il “resto di noi” sarebbe in pericolo perché Putin sarebbe “alimentato da qualsiasi successo che avrà in Ucraina”.
Atteso che questa dichiarazione chiarisce molto, se non tutto, dell’attuale situazione e dei dilemmi della coalizione che supporta Kiev, va rilevato che, tramite un consigliere militare molto vicino al capo di governo, l'Ucraina ha invitato Xi Jinping, il presidente della Cina Popolare , a partecipare ai colloqui di pace.