di Francesco Tufarelli

All’indomani della visita di stato del Presidente uzbeko in Italia  mi piace utilizzare le colonne di questo giornale per dare atto di un grande esperimento di democrazia che riguarda quel Paese.

Per la mia generazione, nata ben prima della caduta del Muro, le Repubbliche che gravitavano nell’orbita sovietica costituivano di fatto “un oggetto misterioso”, coperte com’erano dalla cosiddetta “cortina di ferro”.

Proprio per questo oggi sono lieto di condividere una riflessione sul processo costituzionale uzbeko grazie all’aiuto degli amici del Development Strategy Center.

In Uzbekistan la metà della popolazione è composta da giovani e si calcola che nel 2040 conterà circa 50 milioni di abitanti.

Quattro sono individuate come le necessità di base:

  • Un sistema economico stabile
  • Un governo sicuro
  • Una gestione efficace ed efficiente
  • Garanzie sociali adeguate.

Per rispondere a tali esigenze nel 2022 è partita una fase costituente.

Il 20 maggio 2022 viene, infatti, costituita una commissione costituzionale composta da quarantasette membri e, attraverso i social e gli strumenti di comunicazione ordinaria, sono state condivise con i cittadini oltre sessantamila proposte, con lo scopo di costruire il percorso di revisione costituzionale.

Sono stati utilizzati strumenti come la posta ordinaria, le e-mail,  il telefono con un numero dedicato, Telegram e un’apposita piattaforma on-line.

Fra le sessantamila proposte, circa quindicimila sono state effettivamente utilizzate nella procedura di revisione costituzionale. Il processo così concepito è stato sottoposto ad una valutazione popolare. La discussione, il cui termine era fissato al 5 luglio è stata così tanto partecipata da consigliare una proroga dell’ascolto dapprima fino al 15 luglio e successivamente fino al 1° agosto.

In questo lasso di tempo sono arrivate dai cittadini oltre centocinquantamila proposte e altre diecimila sono giunte dalla consultazione di associazioni di lavoratori, istituzioni universitarie ed esponenti in genere della cultura.

I costituenti, poi, hanno esaminato le leggi fondamentali di oltre centonovanta Paesi. La costituzione attualmente in vigore viene, dunque, “accordata” sulla base dei suggerimenti e delle proposte della popolazione uzbeka. Si pensi che a fronte degli attuali 122 articoli e 275 norme risultano ancora da introdurre 155 articoli e 434 norme.

In sostanza il 65% della costituzione uzbeka è stato aggiornato sulla base delle proposte e delle suggestioni della popolazione.

Dal punto di vista generale è importante rilevare come l’Uzbekistan venga definito uno stato sociale e la tutela nei confronti della persona costituisca il dovere principale dello Stato e dell’intera società.

L’agire pubblico deve essere, in sostanza, improntato ad una forte protezione sociale e tutela nei confronti dei più vulnerabili.

Lo Stato, dunque, si deve impegnare per ridurre le povertà garantendo l’occupazione e di conseguenza diminuendo la disoccupazione.

Una importante parte è poi dedicata al diritto all’abitazione per ciascun cittadino.

La misura è evidentemente diretta ad aumentare il senso di soddisfazione fra la popolazione poiché garantirà a ciascun cittadino, soprattutto alle giovani famiglie, una dimora.

Il temperamento a tale diritto ha esclusivamente carattere giudiziale. Infatti, la possibilità di essere privato della propria abitazione è subordinata solo ad un ordine del tribunale e peraltro nei casi previsti dalla legge, in forza al principio di legalità.

L’esproprio comunque trova un suo equo ristoro in un rimborso preventivo che lo Stato offrirà all’ex proprietario.

Tale rimborso dovrà essere equivalente al valore di mercato dell’alloggio e delle perdite subite.

Sempre nel campo della tutela sociale, nel primo processo di revisione, è stato incluso anche il diritto dei cittadini ad accedere gratuitamente ai servizi sanitari.

È importante notare come nel corso del processo di revisione le norme relative alla tutela della salute pubblica siano quadruplicate.

Questo dato assume particolare rilevanza se visto in riferimento alla prevenzione della mortalità e all’incidenza delle malattie infettive.

La nuova Costituzione, infine, stabilisce la necessità che lo Stato crei adeguate condizioni sociali, economiche, legali e di altro titolo, per la piena tutela della famiglia.

Due sono i pilastri fondamentali di questo intervento:

  • La crescita dei figli, la loro istruzione e l’educazione all’insegna dell’armonia vengono fissate come responsabilità dei genitori.
  • Garantire e tutelare i diritti, le libertà e gli interessi legittimi dei bambini, creare le migliori condizioni per il loro pieno sviluppo psicofisico e culturale sono considerati compiti dello stato.

Le prime indicazioni che precedono sono il chiaro segnale di un Paese che cresce nella tutela dei diritti e nel welfare dotandosi di uno strumento costituzionale moderno e partecipato che non può non ricordare il recente dibattito sul futuro dell’Europa.

Su queste colonne analizzeremo gli altri settori di intervento riferiti ai diversi campi dell’agire umano consci della estrema rilevanza di questa “primavera uzbeka”.

21-06-2023
Autore: Francesco Tufarelli
Presidente Centro Studi La Parabola
Autore: Docente Scienza dell’Amministr
meridianoitalia.tv

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