“E’ il momento per la Natura” , Riflettiamo sul ruolo dell'Ambiente dopo la pandemia del Covid-19"

di Pierlisa Di Felice

Il 5 giugno si  celebra la Giornata Mondiale dell'Ambiente, evento proclamato nel 1972 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il motto scelto  per questa edizione,  giunta durante la pandemia mondiale Covid-19, è “E’ il momento per la Natura”: un monito  per ricordarci che la crisi della biodiversità è una preoccupazione non solo urgente ma anche esistenziale.

Mai come in questo periodo storico il ruolo dell'ambiente è così fondamentale per la sopravvivenza del genere umano e per il miglioramento della nostra vita sulla Terra. La Natura è il supporto primario di cui non possiamo fare a meno e che è necessario conservare e tutelare con ogni sforzo. Deforestazione, scioglimento dei ghiacciai e cambiamenti climatici stanno aggravando la situazione del pianeta. Il riscaldamento globale genera estremizzazione del clima con eventi atmosferici violentissimi, siccità, incendi, esplosione della povertà e delle crisi economiche nei paesi del Terzo Mondo. Lo scioglimento dei ghiacciai, che prima sembrava fantascienza, adesso è una drammatica realtà. Il cambiamento repentino, radicale del clima del pianeta, rischia di portare all'estinzione migliaia di specie animali e vegetali e di mettere a serio rischio la stessa esistenza del genere umano.

Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti ClimaticiCon la sottoscrizione  della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, si è concordato di limitare la temperatura del pianeta sotto i 2 gradi centigradi. Ma per far questo è necessario uno sforzo incredibile da parte dei governi ed anche la consapevolezza che la situazione non è affatto rosea. Le emissioni di gas dovrebbero essere ridotte entro il 2050 del 50 percento. Tuttavia, la deforestazione incontrollata dell'Amazzonia e del Borneo e gli incendi delle grandi foreste, che nel 2019 hanno devastato grandissimi territori boscati, non hanno fatto altro che gettare benzina sul fuoco. Le trattative tra i governi si fanno sempre difficili per colpa di ottusità politica e di mancanza di sensiblità verso i problemi ambientali.

E nel 2020, proprio dopo i grandi incendi in Amazzonia e in Siberia, ecco è arrivata repentina  la Pandemia del Covid-19, quasi una nemesi della Natura torturata e violentata. Il virus, in poche settimane ha innescato un'emergenza sanitaria globale con 1,7 miliardi di persone in 50 paesi del mondo costretti a rimanere in casa, con centinaia di migliaia di morti in tutto il mondo. Al tempo stesso, per tre lunghi mesi, la natura si è ripresa i suoi spazi, è tornata a rigenerarsi con animali per le città, boschi rigogliosi e non disturbati dall'uomo, cieli privi d'inquinamento. Il Lockdown ha rinvigorito molti ecosistemi, ha purificato l'aria molto inquinata di molte città, ha rigenerato il paesaggio sottomesso dall'impronta umana. Gli studi sulla pandemia hanno prodotto ricerche e dibattiti sulla velocissima diffusione del virus non escludendo uno stretto rapporto tra la letalità del Covid-19 e particolato atmosferico nell'aria. I gravi danni alla salute provocati dall'inquinamento hanno certamente indebolito e reso estremamente vulnerabile i polmoni di moltissimi cittadini. 

In Italia l'Ambiente è matrice identitaria, paesaggi di grande bellezza dove sono incastonati monumenti, giardini, grandi alberi, foreste, meravigliose vedute: è questo il nostro preziosissimo patrimonio che, purtroppo, non riusciamo  a tutelare nel migliore dei modi.  L’Italia è uno scrigno di ricco di natura con  parchi nazionali, aree protette, parchi regionali, con il più alto tasso di biodiversità In Italia, purtroppo, la tutela dell'Ambiente non è sempre un’azione concreta: le  leggi di tutela troppe volte restano bloccate  nelle maglie  delle burocrazie statali. La biodiversità e gli ecosistemi sani sono fondamentali per il miglioramento della nostra salute, rinvigoriscono il nostro benessere fisico, mentale e sociale e sono anche importanti per rilanciare l'economia di interi territori. Ambiente sano e biodiversità sono capitali naturali, ricchezze troppe volte inespresse, che possono, tra l’altro, attirare turismo, produrre buona economia, creare occupazione.

L'Ambiente sano è un diritto sacrosanto, inviolabile, di ogni essere umano. Ed è essenziale ricordarsi della tutela dell'ambiente ogni giorno e non soltanto in occasione della giornata mondiale indetta dall'ONU.

Nel mondo post Covid-19, l'Ambiente deve avere una priorità assoluta, non si può più voltare le spalle all'inquinamento atmosferico e ai suoi effetti disastrosi sulla salute o ai cambiamenti climatici.

Probabilmente è questo il grande insegnamento del virus che nella sua tragicità ci ha fatto capire che noi umani siamo solo ospiti sulla Terra. Era necessario fermarsi per imparare a guardarsi intorno sui danni commessi al pianeta. Fermare la nostra incontenibile voglia di dominare la natura, di distruggere, di conquistare, di sfruttare ogni cosa. A distanza di tre mesi, in questa terza fase della ripartenza post-covid, il rispetto per l'ambiente non deve essere più una scelta opzionale  ma un obbligo.. 

05-06-2020
Autore: Pierlisa Di Felice
Biologa e giornalista pubblicista
Direttore della Riserva Naturale Guidata Sorgenti del Pescara.
meridianoitalia.tv

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