L'Italia e il Mondo

di Emanuela Locci

La Turchia fa parlare di sé, sia in relazione alle dispute internazionali che la vedono contrapposta a paesi come la Grecia, la Francia e gli Emirati Arabi Uniti,  per la questione relativa alla ricerca e allo sfruttamento delle fonti energetiche presenti nel Mediterraneo Orientale, sia per le questioni di politica interna che vedono un progressivo indebolimento, almeno secondo gli ultimi sondaggi, del partito al potere, l’Akp, guidato dal presidente della repubblica Erdogan.

26-09-2020
Autore: Emanuela Locci
Docente di storia del Mediterraneo, Università di Torino

di Giuseppe Morabito

Dall'accordo di Dayton (Novembre 1995), i Balcani hanno rappresentato un esempio di successo in termini di costruzione della pace e stabilità. Tuttavia, le difficoltà interne ai singoli paesi, le crisi in ambito regionale/internazionale che hanno colpito i sei paesi balcanici hanno reso particolarmente difficile il percorso di integrazione. Tutto ciò è precedente al Virus di Wuhan che con i suoi effetti devastanti, ha peggiorato il quadro generale.

La presidenza dell'UE si è impegnata a proseguire i negoziati a diversi livelli con Serbia, Montenegro, Albania e Macedonia del Nord. Buona parte della regione è ancora nel “limbo” in merito alla possibile adesione alla NATO di tutti i paesi. In pratica oggi i Balcani stanno combattendo per il loro futuro. L'intreccio tra politiche interne ancora ostaggio di vecchie e nuove faziosità, economie molto fragili e tensioni sociali tendenti verso una maggiore libertà, sono comuni a tutti i paesi ma sono presenti anche peculiarità locali che necessitano di un approccio su misura. Chi conosce bene la regione si interroga su come sia possibile per le società balcaniche spezzare il ciclo di depressione politica che erode la fiducia dei popoli e spinge verso l'emigrazione e lo spopolamento, due problemi cardine della regione.

25-09-2020
Autore: Giuseppe Morabito
Generale dell’Esercito Italiano
Membro del Direttorio della NATO Defence College Foundation

 di Giuseppe Morabito

 Ci sono voluti più di 70 anni (esattamente 72) perché gli Emirati Arabi Uniti (EAU) stabilisse, primo stato del Golfo, relazioni diplomatiche con Israele. Per avere un secondo stato che aderisse a tale “gruppo” sono bastate solo quattro settimane.

L'11 settembre il Presidente USA, Donald Trump ha infatti annunciato su Twitter che il Bahrain avrebbe riconosciuto Israele. Il piccolo regno sunnita nel nord del Golfo Arabico, ha come capitale Manama e ha una superficie territoriale di 765 km² e una popolazione di circa un milione e mezzo di abitanti.

12-09-2020
Autore: Giuseppe Morabito
Generale dell’Esercito Italiano
Membro del Direttorio dellaNATO Defence College Foundation

di Giuseppe Morabito

Alcuni analisti nelle scorse settimane hanno espresso la propria preoccupazione rispetto alla possibilità che, per un insieme di errori di calcolo, compiacenza, opportunità e crescente pressione su Mosca, potessero crearsi le condizioni per un'altra guerra a sorpresa in un'Europa paralizzata dal virus di Wuhan e addormentata dal sole di agosto. Nulla avviene, per il momento, ma sotto gli ombrelloni o passeggiando tra le fresche colline e montagne, con la mascherina al seguito, bisognerebbe iniziare o continuare a riflettere su tre argomenti: Difesa Europea, futuro in Afghanistan ed espansionismo della Cina.

15-08-2020
Autore: Giuseppe Morabito
Generale dell’Esercito Italiano
Membro del Direttorio della NATO Defence College Foundation

Libia, si potrebbe pensare a una missione dell'UE mentre i militari italiani sono incredibilmente respinti?

di Giuseppe Morabito

In Libia la guerra civile è in corso dal 2011 con diverse fasi d’intensità. Le prospettive di un cessate il fuoco durevole, come condizione preliminare per una soluzione politica, negli ultimi anni non sono mai state fattive. Una missione militare internazionale per garantire la pace sarebbe stata, comunque, tecnicamente quasi impossibile. Tutto ciò potrebbe cambiare nel futuro prossimo a causa dell’attuale situazione in Libia a seguito della quasi decisiva sconfitta dell'Esercito nazionale libico di Khalifa Haftar (LNA) in Tripolitania da parte dell'operazione sostenuta dalla Turchia e dai suoi mercenari che hanno agito in favore del Governo di Accordo Nazionale (GNA) che era stato riconosciuto a livello internazionale. Oggi, si presenta una situazione di stallo a ovest di Sirte, la porta di accesso all’ omonimo bacino ricco di petrolio sito sulla costa centrale del paese.

03-08-2020
Autore: Giuseppe Morabito
Generale dell’Esercito Italiano
Membro del Direttorio della NATO Defence College Foundation

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