L'Italia e il Mondo

di Francesco Tufarelli

La ricorrenza del 9 maggio, tradizionalmente la festa dell’Europa, cade quest’anno in un momento particolarmente delicato a livello europeo e internazionale.
La pandemia ha travolto la vita ed i ritmi dei cittadini, coprendo con un inquietante alone tutte le attività del vivere civile. Ai numerosi decessi intervenuti in questi sessanta giorni si aggiunge oggi lo spettro di una terribile crisi economica, di cui ancora non riusciamo bene a valutare l’entità.

08-05-2020
Autore: Francesco Tufarelli
Presidente Centro Studi La Parabola
Docente Scienza dell’Amministrazione - Università Guglielmo Marconi

di Fausta Speranza

Uno shock senza precedenti dalla Grande Depressione, ma anche una prospettiva tutta nuova da esplorare: nel valutare le ultime stime della Commissione europea non si trova solo lo scenario cupo per l’economia, che fa seguito al dramma delle perdite umane per il Covid-19, ma anche una possibile crescita del Pil già nel 2021. Sullo sfondo c’è la possibilità di un ruolo nuovo per l’Europa, a patto che non trascuri il virus di vecchie ideologie e ribollenti nazionalismi, tenendo invece in lockdown i suoi valori.

08-05-2020
Autore: Fausta Speranza
Giornalista e Scrittrice

 

Asia Guerreschi

Bruxelles - Da meta’ marzo gli europarlamentari,  insieme ai Presidenti della Commissione, Parlamento e Consiglio Europeo si sono riuniti in plenarie d’urgenza per approvare misure per combattere questa pandemia, il COVID-19.

27-04-2020
Autore: Asia Guerreschi
Tirocinante presso il Parlamento europeo

Fausta Speranza

Nel pieno dell’emergenza da pandemia in Europa, arriva la sentenza della Corte Ue che inchioda tre Paesi dell’est europeo alle loro responsabilità in tema di mancati ricollocamenti di richiedenti asilo. Un pronunciamento importante a difesa delle regole condivise che non deve passare inosservato. E' anche una “sentenza” per gli annali della storia sul ruolo svolto in prima linea dall'Italia e dalla Grecia in difesa dei valori di umanità

Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca sono a tutti gli effetti inadempienti di fronte al diritto europeo in tema di migranti. Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell’Ue accogliendo, in questi giorni, i ricorsi presentati dalla Commissione europea contro i tre Stati membri che, prima, nel 2015, hanno votato la misura delle quote che doveva sostenere i Paesi più esposti agli straordinari flussi provenienti dalla rotta balcanica, e, poi, non hanno mai aperto le frontiere alle poche decine di migranti assegnati a ciascun Paese. L'annosa querelle è emblematica della scelta di questi Paesi di arroccarsi – in altri casi anche con la Slovacchia – su posizioni fortemente polemiche nei confronti delle scelte di unità che l'Europa è chiamata a fare. E' il cosiddetto fronte di Visegràd, dal nome della cittadina ungherese nella provincia di Pest che ha ospitato il primo vertice di “ribellione” dell'Est europeo. Un fronte che non va dimenticato parlando sempre di braccio di ferro tra Nord e Sud d’Europa.

04-04-2020
Autore: FAUSTA SPERANZA
Giornalista e Scrittrice

Fausta Speranza

Difesa della salute pubblica e solidarietà come priorità: si gioca su questi termini la scommessa dell'Ue di fronte alla pandemia da coronavirus. Da più parti si sente parlare di un'Europa “debole” e “egoista”. Si parla di una barca alla deriva e si moltiplicano le voci di chi vorrebbe scendere da quella imbarcazione. A ben guardare, difficilmente si trovano altrove le stesse basi giuridiche chiaramente espresse proprio a favore dei cittadini, che costituiscono le fondamenta della costruzione europea.

29-03-2020
Autore: Fausta Speranza
Giornalista e Scrittrice

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