Cultura

 di Valerio Di Porto

         Il Giorno della memoria 2021 arriva in capo a 10 mesi di pandemia, che ci costringono a celebrarlo sulle diverse piattaforme web anziché, come è tradizione, in affollate manifestazioni. Nei giorni immediatamente precedenti Emanuele Filiberto ha scelto di rompere un silenzio lungo 83 anni per chiedere scusa (per interposta persona) per la firma delle leggi razziali da parte di Vittorio Emanuele III, in una lettera di cui le istituzioni ebraiche hanno preso atto con freddezza talora diffidente, perché non rimargina una ferita troppo profonda e nel contempo lontana e attuale.

         In effetti, il gesto appare tardivo e fuori tempo massimo, dopo ostinati silenzi ed edulcorazioni delle leggi razziali, la cui gravità, in Italia, ancora oggi non è pienamente percepita, nonostante gli approfondimenti in sede storica e le iniziative per ricordarle.

26-01-2021
Autore: Valerio Di Porto
Affiliato all'Istituto Dirpolis (Scuola superiore di Studi universitari e di Perfezionamento Sant'Anna di Pisa)

di Dante Fasciolo,

Una diversa luce sembra illuminare
l’umile mangiatoia di un bue e un asinello
e Francesco chino e genuflesso piange,
un pianto che si fa armonia e riverbera nel bosco.
Pastori e umili cittadini del contado fanno cerchio
e la messa dell’umile frate si fa annuncio:
il “Bambino di Betlemme è con noi”.

24-12-2020
Autore: Dante Fasciolo
Giornalista e autore tv

di Sara Hejazi 

Dinanzi ai grandi cambiamenti e alle sfide globali sembriamo tutti uguali, noi umani. Chini sui nostri smartphone, alla costante ricerca di una rete a cui agganciarci, attraversiamo deserti e montagne da Sud a Nord del mondo, da Est a Ovest, con corpi, credenze, tradizioni e generi diversi, ma accomunati da un bagaglio culturale ormai divenuto planetario: la mela morsicata della Apple, la M rovesciata del MCDonald’s, la “V” della Nike… Simboli che riusciamo a riconoscere ovunque, che ci si trovi nelle steppe dell’Asia centrale o sul Tropico del Cancro. Accomunati anche da alcune grandi certezze che animano il nostro tempo: tra queste, quella che per ogni cosa -salute, dignità, diritti, felicità- ci voglia il denaro. E che per il denaro bisogna essere disposti ad attraversare, appunto, deserti e montagne.

06-12-2020
Autore: Sara Hejazi 
Antropologa e giornalista
Docente presso l'università Al Farabi e il Collegio Arcivescovile di Trento

di Mario Nardicchia
“Morire a Natale”
“Io...,voglio morire il giorno di Natale...quando la neve scende...lentamente”.
Così aveva recitato Marcello Mastroianni sull'ultimo suo palcoscenico, interpretando una pièce di Furio Bordon: “Le ultime Lune”. Così è stato: ci ha lasciato il 19 dicembre del 1996.
Marcello è stato il più reale nel virtuale dei set: lui, alter ego di Federico Fellini con il quale aveva combinato quegli eccezionali “pastrocchi” in celluloide, eteronimo di noi Italiani tutti, oltre i confini nazionali.
Il suo stile di vita è stato quello sognato da ognuno di noi, ci ha rappresentato mirabilmente tramite il suo realismo esasperato e pur naturale, nella vita e sul palcoscenico.
Grazie, Marcello. Lo ricordo a Piazza del Gesù Nuovo, Napoli, inizi degli anni '60, dinanzi ad un fantomatico Bar Soriano, sul set di “Matrimonio all'italiana”, insieme con la splendida puteolana Sofia nazionale, diretti dal grande Vittorio partenopeo impomatato.

13-12-2020
Autore: Mario Nardicchia
Preside Scuole associate Unesco
Commissario Governativo Scuole Italiane all'Estero, a riposo.

di Pierlisa Di Felice

Fra i simboli più caratteristici delle festività natalizie c’è sicuramente l’albero di Natale: addobbato con ghirlande, luci festoni palline, dolciumi e ghirlande, l’albero di Natale viene solitamente preparato in occasione della festa dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre.

 È proprio intorno all’albero  che ci si riunisce la mattina di Natale per scartare i regali che sono stati disposti ai piedi dell’albero. La radici storiche dell’albero di Natale sono molto antiche. Le origini dell’ albero di natale si trovano nella tradizione nordica, nello specifico tra Germania e paesi scandinavi, sviluppandosi intorno al simbolismo dell’Albero Cosmico dei Celti e dei popoli germanici.

06-12-2020
Autore: Pierlisa Di Felice
Biologa e giornalista pubblicista
Direttore della Riserva Naturale Guidata Sorgenti del Pescara.

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