Istruzione e colonialismo: quando l’Italia costruiva scuole, strade e moschee
di Mario Nardicchia
“«Crescit interea Roma Albae ruinis».
Quegli che disegnono che una città faccia grande imperio, si debbono con ogni industria ingegnare di farla piena di abitatori; perché sanza questa abbondanza di uomini, mai non riuscirà di fare grande una città. Questo si fa in due modi, per amore e per forza”. (Niccolò Machiavelli –“Discorsi sopra la Prima Deca di Tito Livio”. Libro secondo, III).
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di Rosa Musto
Il famoso“ Viaggio della nave della legalità”, un evento inaugurato 23 maggio 2002 , è stato confermato con rinnovata scadenza annuale dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone, per commemorare tutte le vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio del 1992. Quest'anno però, la pandemia non consente alla nave di salpare dal porto di Civitavecchia per recarsi a Palermo con i suoi 20000 studendi, docenti e presidi di numerose scuole italiane e, vista l’impossibilità di organizzare cortei e raduni, il programma degli eventi definito dal Ministero dell'Istruzione ha previsto un accordo con la RAI, per la rappresentazione di sezioni culturali e rassegne di film dedicati e anche la Fondazione Falcone, nella settimana 18-23 maggio, realizza un flash-mob, e una serie di video pubblicati sul sito e sui canali social, prodotti da artisti, musicisti e attori.
Leggi tutto: Il lungo cammino educativo verso la legalità e la lotta contro le mafie
di Mario Nardicchia
Conflitto inutile, evitabile…
«Chiama e numera. Quelli che gittarono incontro alle trincee fetide e cupe l’inno di giovinezza come fascio di raggi e caddero col canto puro nella gola aperta, sepolti nei tesori della neve, quelli udranno e verranno» (Gabriele d’Annunzio- “Canti della guerra latina -1914/1918” II,20) «Si sta come/d’autunno/sugli alberi/le foglie» (Giuseppe Ungaretti- “Soldati”, da ‘Allegria di naufragi’-1919).
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di Maurizio Gentilini
Ventotto anni fa, il 23 maggio 1992, la strage di mafia di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Leggi tutto: BREAK DI RIFLESSIONE - Strage di Capaci
Bo Guerreschi
Il mostro COVID, oltre lasciare cadaveri nel corso del tempo, sta lasciando scheletri rinchiusi in gabbie di soprusi, di violenza senza alcuna possibilità di uscirne o di chiedere aiuto. Donne e uomini, vittime di violenza domestica, di violenza psicologica, di violenza economica rinchiusi con i propri aguzzini liberi di agire indisturbati.
Leggi tutto: Le violenze, i suoi effetti e cause nel periodo del COVID-19