di Paolo Balduzzi
Quando, poco più di duecento anni fa, l’economista e demografo inglese Thomas Malthus ammoniva il mondo sui pericoli dell’eccessivo sviluppo demografico, mai si sarebbe immaginato che, nel giro di così poche generazioni, la crisi dei sistemi economici e sociali si sarebbe realizzata esattamente per le ragioni opposte a quelle che lui temeva. Questo, almeno, è ciò che sembra accadere oggi nel vecchio continente e, in particolare, nel nostro paese. Non è certo la crescita eccessiva della popolazione a mettere a repentaglio la nostra esistenza ma, al contrario, il cosiddetto “inverno demografico”: l’incapacità, cioè, che la nostra società ha di riprodursi e mantenersi, sostenendo prima e sostituendo poi le generazioni più anziane con altre più giovani e produttive. Sistemi pensionistici, sistemi sanitari ma anche interi sistemi tributari sono messi in crisi dall’invecchiamento della popolazione.
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di Paolo Balduzzi
Il 2024 promette di essere un anno elettoralmente interessante. Innanzitutto, perché ricchissimo di appuntamenti: sette elezioni regionali (Abruzzo, Basilicata, Campania, Piemonte, Sardegna, Umbria e Veneto), circa 3700 elezioni comunali, tra cui 29 capoluoghi di provincia; e infine le elezioni europee); inoltre, perché il primo di questi test, le elezioni regionali in Sardegna, si è concluso con un risultato piuttosto sorprendente: la vittoria della coalizione Partito democratico-Movimento 5 Stelle, la sconfitta del centrodestra e la sostanziale irrilevanza del centro. Al di là del risultato elettorale, tuttavia, a chi fa davvero più male il voto sardo?
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di Gianmarco De Septis
Occorre partire dai “dati provvisori” Istat riferiti al mese di dicembre 2023 e recentemente pubblicati dove il tasso di disoccupazione giovanile risulta in calo del 2,4% rispetto al mese di dicembre del 2022.
Se però si tengono in considerazione i dati riferiti all’ultimo decennio, sembrerebbe presentarsi una statistica in controtendenza.
Difatti, in Italia i lavoratori giovani stanno diventando una rarità come viene evidenziato nel sesto Rapporto Censis-Eudaimon sul Welfare aziendale pubblicato nel marzo 2023: “Nel decennio 2012-2022 gli occupati 15-34enni sono diminuiti del 7,6% e quelli con 35-49 anni del 14,8%, mentre i 50-64enni sono aumentati del 40,8% e quelli con 65 anni e oltre del 68,9%”.
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Questa mattina presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati si è tenuta la conferenza promossa dall’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) ospiti dell’onorevole Luciano D’Alfonso, che ha voluto cosi consentire di esporre le nostre idee all’interno dei palazzi istituzionali. Lo spunto della conferenza è stata la presentazione alle Camere dello schema del d.lgs. afferente l’istituto in oggetto, l’atto 105 del 13 dicembre 2023 le cui commissioni parlamentari interessate Bilancio e Finanze di Camera e Senato dovranno esprimere un parere entro il 12 gennaio 2024. Dati i tempi stretti a disposizione considerando gli impegni di Camera e Senato ancora coinvolte nell’approvazione della Legge di Bilancio e le festività intercorrenti nel periodo si è pensato di promuovere da subito questo confronto con le istituzioni così da poter fornire motivazioni di modifica prima della formulazione del parere da parte delle Camere.
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