di Raffaele Scamardì
«Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fin tanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.» (Gandhi)
Ciò che è accaduto negli ultimi tre mesi della nostra vita resterà per tanti di noi come un momento spartiacque soprattutto per chi ha vissuto sulla propria pelle le più disparate difficoltà.
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Padre riformatore dell'Unione: una vita per l’Europa
di Mario Nardicchia
Conobbi Altiero Spinelli agli inizi del 1984 a Roma, nei pressi del Parlamento. Era nato nella Capitale il 31 agosto 1907 da una famiglia di buone condizioni economiche e culturali. Ancora giovane, aderì al Partito e diventò comunista («come si diventa prete, per un ideale necessario»-ripeteva spesso) e fu vicino ad Antonio Gramsci, cosa che gli procurò una condanna emessa dal tribunale speciale fascista a ben 16 anni di reclusione e di confino trascorsi per la maggior parte nei penitenziari sulle isole di Ponza e di Ventotene. La riflessione e lo studio in carcere lo portarono a troncare con l’ortodossia del PCI ed a pensare sempre più ad una federazione degli Stati europei.
Leggi tutto: Il 23 maggio 1986 ci lasciava Altiero Spinelli
Dai rapporti tra Stato e Chiesa alle nuove sfide per la democrazia
Maurizio Gentilini
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Gian Diego Carastro
La buona partecipazione è un diritto ed un dovere di ogni persona che abbia a cuore il bene comune. Soprattutto in tempi di emergenza sanitaria da coronavirus, è importante non dimenticare che la nostra democrazia repubblicana si basa sulla qualità della partecipazione dei cittadini. Queste settimane di clausura forzata possono spingerci a tornare con il cuore alla questione di come dare nuova linfa alla convivenza sociale, pacifica, generativa di cambiamenti, attenta a chi rischia di rimanere indietro, alla tutela dell’ecosistema.
Leggi tutto: Appello per il nostro impegno verso percorsi partecipativi innovativi e di qualità!
di Silvia Costa
Una grande e dolorosa perdita quella del Mons. Luigi Bettazzi già vescovo di Ivrea e presidente di Pax Christi.
Ho avuto il dono di conoscerlo e incontrarlo in tante occasioni, è’ stato un grande testimone della fede e dell’impegno per la pace con la “sua”Pax Christi che ha formato e attivato tanti giovani e sensibilizzato la politica in ambito nazionale e internazionale .Nella sua lunga vita ha difeso la dignità del lavoro ,promosso il diritto alla
Obiezione di coscienza , che divenne legge nel 1972 grazie soprattutto all’impegno di Maria Eletta Martini che ne fu relatrice alla Camera .
Indomito e carismatico , uomo del dialogo e dell’apertura all’altro ma anche della intransigenza sui valori e i principi evangelici , ha saputo diventare riferimento anche per non credenti .
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