di Gloria Annovazzi
Anche negli archivi di famiglia, come in quelli storici, ci sono libri, documenti, fotografie e carte, ma, ancor più, vi si trovano gli zii e i nonni a far da perno della memoria, a ricordarci da dove veniamo. E sono proprio gli anziani i nostri archivi di riferimento, la nostra bussola, sia perché possono andare più a ritroso nel tempo di quanto noi non saremmo in grado di fare, sia perché hanno avuto la tenacia e la pazienza di conservare e preservare il passato con cura, di farne insomma tesoro.
Così, quando qualcuno vuole ritrovare le proprie tracce, telefona a quello zio o a quel nonno (o nonna) chiedendogli :«Ti ricordi come si chiamava il tizio che nonno incontrò a Fiume nel 1941?» O ancora :«Chi vi aveva accolti a Marina di Pietrasanta dopo aver lasciato Fiume? E cosa ti diceva allora la nonna, era dispiaciuta di andarsene, come stava?» E allora cominciano i racconti, sempre conditi di quell’indelebile lessico familiare, con parole ignote ai più, ma così precise ed evocative per chi le ha ascoltate sin da bambino. Peraltro Fiume è una pietra miliare della storia italiana, pietra troppo spesso trascurata dalle autorità, ma non dagli storici, come ad esempio Raoul Pupo.
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di Fausta Speranza
Si fa presto a dire transizione ecologica: senza meccanismi di welfare ad hoc e senza una rivoluzione dei sistemi educativi, si rischia di dare la parola solo alla tecnoscienza che già pervade anche troppo la vita dell’uomo contemporaneo. A lanciare l’avvertimento è una personalità di spicco del mondo dell’innovazione tecnologica, Francesco Profumo, già presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Non bastano i buoni propositi di recupero dell’ambiente naturalistico, sottolinea.
Incontriamo Francesco Profumo a Milano, oggi presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo. E’ stato, oltre che ai vertici del Cnr, anche ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. La sua storia personale esprime l’opposto rispetto a quello che potremmo definire scetticismo o diffidenza nei confronti delle scoperte tecnologiche.
Lo sguardo si illumina quando ci fa un esempio di innovazione: il prototipo messo a punto da giovani per ottenere acqua dall’aria. In sostanza si tratta di raffreddare l'aria disponibile nell'atmosfera convertendo l'acqua dallo stato gassoso, cioè dall'umidità, allo stato liquido, grazie alla condensa. Profumo ci spiega con entusiasmo che il prototipo è in grado di estrarre al giorno 13 litri di acqua, risorsa essenziale per definizione, in zone desertiche.
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di Dante Fasciolo
Anno nuovo, cambio vita!
Chi non ha mai pronunciato questa frase dice una bugia.
E’ vero però che troppo spesso la si pronuncia
con una leggerezza che la rende incredibile.
E altrettanto vero è che pronunciandola
si vuole in qualche modo esorcizzare il presente;
o, a volte, nascondere un disagio, un problema
e rinviare ad un tempo migliore la soluzione.
Il fatto è che disagi e problemi non sono regolati
dal calendario e non hanno una soluzione di continuità
con lo scadere dell’anno; e i giorni sereni della festa
attenuano appena la consapevolezza del domani.
L’anno nuovo trascina con se il recente passato
e pone l’accento su di un presente che non dà tregua.
In troppe famiglie oggi serpeggia amarezza,
di Alessandro Mauriello
FAUSTO VIGEVANI
IL RIFORMISTA CORAGGIOSO TRA SINDACATO E POLITICA
Rileggendo i due bei libri sul Sindacalista di Castel San Giovanni editi dalla casa editrice Ediesse (oggi rinominata Futura) e promossi dall’Associazione Labour Riccardo Lombardi da lui fondata e dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio, con i seguenti titoli :
“Fausto Vigevani il Sindacato e la Politica” del prof. Edmondo Montali e Sergio Negri,” Fausto Vigevani la passione, il coraggio, di un socialista scomodo” di Pasquale Cascella, Giorgio Lauzi, Sergio Negri.
Si evince non solo il percorso avvincente di un gigante sindacale/ politico; ma anche l’attualità del suo pensiero politico e l’innovazione, di cui era portatore sui molti temi che ineriscono il campo progressista, transizione ecologica, selezione della classe dirigente, riforme sociali ed Europa, Fisco, il dialogo con i corpi intermedi.
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di Dante Fasciolo
Improvviso, c’è del nuovo nell’aria.
Un vortice che mette ai margini il disagio e la noia
di una società che trascina sempre oltre il limite;
e centra un’essenza:
Dio, l’onnipotente si fa carne di bambino;
un invito a conoscere e a capire, di nuovo, ancora una volta,
un nuovo inizio di vita,
un nuovo Natale.
Un rito che si rinnova dentro l’uomo,
che liberato dal turbinio quotidiano
sappia superare l’emozione e alimentare la sua speranza;
sappia offrire quell’ardore