di Claudio Cinerari
La firma,dal latino “firmus” (definito,inamovibile) da sempre rappresenta la nostra impronta,il nostro biglietto da visita,nella sua unicità,la più elevata espressione della nostra personalità.In grafologia la firma è l’interazione tra l’Io-sociale (l’immagine con la quale vogliamo apparire agli altri) e l’Io-profondo (ovvero il reale sentimento di noi stessi).
E’ importantissimo premettere,quando ci apprestiamo a stilare un ritratto grafologico di personalità,che una firma potrebbe avere caratteristiche completamente diverse in termini di leggibilità,direzione,posizione del foglio,rapporto nome-cognome,rapporto testo-firma (quindi il rapporto tra “io dico” e “io sono”),omogeneità-disomogeneità rispetto al testo.
di Gianni Lattanzio
Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, si presenta come una figura di grande rilievo teologico, culturale e geopolitico, la cui visione è profondamente radicata nella Sacra Scrittura e nella tradizione agostiniana, ma al contempo proiettata verso le sfide contemporanee del mondo globale.
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di Rasta Safari
E’ nome del nostro Progetto - noi due artiste iraniane (Rasta Safari e Houra Farzaneh), formate all'Accademia di Belle Arti di Roma, viviamo e lavoriamo da anni a Roma -ispirate dal racconto eterno de Le mille e una notte, presentiamo la mostra multimediale Mille e una donna presso la Fondazione Bartolomeo Gatto a Salerno, in sabato 10 maggio alle ore 12, a cura di Danilo Maestosi e Davide Gatto, e il prezioso accompagnamento di Ermina Pellecchina.
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PRIMO PAPA STATUNITENSE ED AGOSTINIANO ELETTO NEL MESE DI MAGGIO, DEDICATO ALLA MADONNA
di Emanuele Mariani
Il Conclave con il numero più alto di Cardinali elettori della storia (133), in rappresentanza di tutti e cinque i continenti, ha eletto, al quarto scrutinio, il primo Papa statunitense, agostiniano, nel mese di maggio, dedicato alla Madre di Gesù, proprio oggi, 8 maggio, giornata della Madonna di Pompei.
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di Gianni Lattanzio
Oggi, 8 maggio 2025, la Chiesa cattolica ha vissuto un evento epocale: l’elezione del cardinale statunitense Robert Francis Prevost come 267° Pontefice, che ha scelto il nome di Leone XIV. La sua elezione, avvenuta al quarto scrutinio, è stata accolta da una folla festante in piazza San Pietro e in tutto il mondo, in un clima di grande attesa e speranza. Il cardinale Giovanni Battista Re, decano del collegio cardinalizio, aveva espresso la preoccupazione e il desiderio di pace che animano oggi l’umanità, ricordando come “il mondo si attende molto dal nuovo Papa”, soprattutto in un tempo segnato da guerre e crisi globali.
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