Ricucita la ferita alla città che durava da 175 anni
È stato inaugurato oggi al Gianicolo – Largo 9 Febbraio 1849 - il busto dedicato ad Andrés Aguiar, luogotenente di Garibaldi, “dimenticato” per il colore della sua pelle.
Un percorso che parte da lontano quello che si è chiuso oggi, cominciato esattamente 10 anni fa quando, grazie all’allora consigliere comunale Paolo Masini, fu cambiata la toponomastica della scalea a lui dedicata. Da Andrea il Moro ad Andrès Aguiar luogotenente di Garibaldi detto il Moro.
Oggi grazie all’Associazione Roma Best Practices Award – Mamma Roma e i suoi figli migliori, una raccolta fondi, sponsor tecnici e la preziosa collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma con il busto al Gianicolo si risana una delle più grandi ferite della città.
Un’opera realizzata dall’artista turco Isik Ozcelik formatosi proprio all’accademia di Roma.
Leggi tutto: Andres Aguiar raggiunge i suoi compagni di battaglia al Gianicolo
di Luigi Capano
Il lampo balena,/Le scintille piovono./Un solo batter di ciglia/E tu non hai veduto. Così poetava, agli albori del secondo millennio, il monaco zen Ekai, detto Mumon. Portiamo con noi, come un buon viatico augurale, questi versi laconici dall’elusivo retrogusto ermetico, nella preziosa mostra che ci accingiamo a visitare, ad un passo da Piazza Navona, cuore e polmone del barocco romano. Ci troviamo, per l’esattezza, nel settecentesco Palazzo Braschi, sede del Museo di Roma, dove è in corso – fino al 23 giugno - “Il mondo fluttuante. Ukiyoe. Visioni dal Giappone”, una grande mostra a cura di Rossella Menegazzo, orientalista e storica dell’arte. Siamo attorniati da oltre un centinaio di opere, sapientemente illuminate e accortamente disposte nelle numerose sale del piano nobile, tutte provenienti dal Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova e dalla collezione Vincenzo Ragusa del Museo delle Civiltà di Roma; ed ascrivibili al rinomato periodo Edo (1603-1868), uno dei più fecondi nella turbolenta storia giapponese. Ricordiamo che la città di Edo - l’attuale Tokyo – godette, in quei due secoli e mezzo a cui dette il nome e l’impronta, di una fioritura e di uno sviluppo straordinari, tanto da diventare, in breve tempo, la città più grande del mondo. Piatto forte e nota dominante della mostra, le raffinate silografie policrome del genere Ukiyo-e, letteralmente: “immagini del mondo fluttuante”.
Leggi tutto: Ukiyo-E, Le immagini del mondo fluttuante, in mostra a Roma
di Tiziana Vecchio
E’ arrivata a Roma la campagna per l’abolizione delle armi nucleari “Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”.
Strumento principale della Campagna è una mostra gratuita, multimediale e itinerante che ha il patrocinio di Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Conferenza Stato-Regioni e ANCI. L’esposizione si svolge a Roma presso l’Ospedale delle Donne in Piazza San Giovanni in Laterano 74, dal 21 marzo 2024, fino al 18 maggio 2024 e sarà aperta tutti i giorni nell'orario 9:00 – 19:00, con chiusura estesa alle 20:00 dal venerdì alla domenica (chiusa il giorno di Pasqua).
Leggi tutto: Senzatomica, a Roma una mostra sul disarmo contro la minaccia delle armi nucleari
Manufatti indigeni e reperti pompeiani.
di Antonella Rita Roscilli
“Vengo, caro fratello, a domandarti francamente se sarebbe possibile che tu mi mandassi degli oggetti di Pompei e Ercolano, o qualche altra antichità per il Museo di qui perché me li hanno domandati, ed anche se tu vuoi qualche cosa che sta nel Museo di qui si potrebbero fare degli scambi. Perdonami tanta seccatura, ma con te non faccio cerimonie e spero che altrettanto tu farai con me”. Così scriveva il 9 novembre 1854 D. Teresa Cristina di Borbone delle Due Sicilie, nata a Napoli nel 1822, sposa dell’imperatore Don Pedro II (1825-1891) e ultima imperatrice del Brasile. La lettera, fu spedita a Napoli al fratello D. Ferdinando II (1810-1859), sovrano del Regno delle due Sicilie.
Leggi tutto: Due Sicilie e gli scambi dei pezzi archeologici tra Italia e Brasile
di Annalisa Libbi
HO SPOSATO MIA MADRE”, DAL 28 MARZO NELLE SALE UCI LA COMMEDIA DI DOMENICO COSTANZO CHE CELEBRA L’AMORE FAMILIARE DI FRONTE ALL’ALZHEIMER
Il 28 marzo le sale cinematografiche UCI Cinemas, delle maggiori città italiane, ospiteranno "Ho sposato mia madre", una commedia diretta e prodotta da Domenico Costanzo, che affronta il tema dell'amore familiare e della resilienza umana di fronte all'isolamento e alla malattia mentale.
Queste le sale dove vederlo: Uci Cinemas di Roma (Porte di Roma e Roma Est), Milano (Bicocca), Bergamo (Orio Center), Firenze, Campi Bisenzio e Arezzo, Napoli (Casoria), Torino (Lingotto) e Moncalieri.
Leggi tutto: Ho sposato mia madre