di Antonella Rita Roscilli
In Brasile ogni anno si festeggia la data della indipendenza dal Portogallo, ottenuta con sacrifici e lotte coloniali. Ufficialmente la data della liberazione fu dichiarata il 7 settembre 1822, ma la data dell'Indipendenza completa è il 2 luglio 1823, quando anche la Provincia di Bahia si liberò dal gioco portoghese. Come ricorda lo storico baiano Ubiratan Castro de Araújo: "A Bahia si combatté per l'indipendenza di tutto il Brasile". Infatti, a differenza della pacifica proclamazione d’indipendenza di D. Pedro I sulle rive del fiume Ipiranga, la liberazione di Bahia costò migliaia di vite e aspre battaglie per terra e per mare, tanto che lo stesso Inno dello stato dii Bahia ricorda il sole del 2 luglio che brilla “più del primo”: “Nasce o sol ao 2 de Julho, brilha mais que no primeiro! É sinal que neste dia, Até o sol, até o sol é brasileiro” (Nasce il sole il 2 luglio, brilla più del primo! E’ segno che in questo giorno, perfino il sole, perfino il sole è brasiliano).
Leggi tutto: Il soldato Maria Quitéria nelle lotte per l’Indipendenza del Brasile a Bahia
di Luigi Capano
L’Espressionismo, se inteso come una delle molteplici anime dell’arte moderna, è figlio della pittura visionaria e primordiale di Van Gogh, il quale fu tutt’altro che un istintivo se dichiarò programmaticamente in una delle lettere al fratello Theo: “Esprimere l’amore mediante l’unione o l’opposizione di due colori complementari, nelle vibrazioni misteriose dei toni accostati. Esprimere il pensiero di una fronte con le radiazioni di un tono chiaro su un fondo scuro. Esprimere la speranza con le stelle.
Leggi tutto: L’espressionismo Italiano tra le due guerre alla Galleria Nazionale Di Roma
di Luigi Capano
Siamo nell’epoca delle contaminazioni culturali programmatiche, degli irenismi estetici senza sponda, degli incessanti confronti diacronici. La Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini non disdegna questa tendenza à la page ma vi si accosta con la consueta eleganza promuovendo la mostra “Effetto notte: nuovo realismo americano” a cura di Massimiliano Gioni e di Flaminia Gennari Santori (fino al 14 luglio). Si tratta di un ensemble decisamente eterogeneo di circa centocinquanta opere – tra quadri, sculture, video e installazioni - realizzate da un nutrito manipolo di artisti statunitensi e provenienti dalla Aïshti Foundation di Beirut, un organismo costituitosi, venticinque anni fa, per volontà dell’imprenditore, collezionista e mecenate italo-libanese Tony Salamé, e considerato, oggi, una delle più importanti istituzioni d’arte contemporanea nel panorama mondiale.
Denny Méndez premiata come migliore attrice non protagonista al Festival del Cinema e della Televisione di Benevento
Denny Méndez ha ricevuto un prestigioso riconoscimento in occasione dell'ottava edizione del Festival del Cinema e della Televisione di Benevento (BCT). Questo evento unico nel suo genere in Italia unisce il mondo del cinema e della televisione attraverso una serie di attività, tra cui incontri, interviste, proiezioni, spettacoli, concerti, concorsi, masterclass e approfondimenti, diventando un punto di riferimento per gli appassionati e i professionisti del settore.
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Le vie della pastorizia, tra Abruzzo e Puglia, e l’arte della lana che portò Leonardo a L’Aquila
di Gabriella Izzi Benedetti
I camminamenti, l’incrocio tra vie hanno da sempre prodotto fusione fra culture e popoli. Questa realtà da tempi preistorici concerne anche i tratturi la cui origine è datata intorno a 10.000 anni fa. Sono vie di transito che, con un sistema reticolare, spostando masse di greggi dalla montagna alla pianura e viceversa, oltre alla migrazione hanno favorito lo smercio, il baratto, creato scambio di saperi. L’Abruzzo possiede tracce antichissime del fenomeno, sicuramente dal VI millennio. Testimonianze sono reperibili nella valle Subequana e a Civitaretenga. Le direttrici tratturali erano spesso fortificate; se ne trovano di simili nei camminamenti dei Sanniti e in quelle dei Sabelli.
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