Un dialogo con Don Giulio Dellavite sulla vera fede come fiducia in Dio, il ruolo dei pontefici nel mondo contemporaneo e le attese del di Ilaria Solazzo
In un tempo in cui tutto sembra fluido e incerto, la parola “fede” rischia spesso di essere fraintesa. Per alcuni è un’eredità culturale, per altri un rifugio, per altri ancora un concetto astratto. Eppure, nella sua essenza più profonda, la fede cristiana non è un sistema, né una somma di regole o tradizioni: è fiducia. Fiducia radicale in un Dio che si è fatto vicino, che ha parlato attraverso il Vangelo e che continua a camminare accanto all’umanità.
Leggi tutto: Tre Papi, Un Solo Vangelo: La Chiesa tra passato, presente e futuro
di Gianni Lattanzio
Domani, le porte della Cappella Sistina si chiuderanno, dando inizio a un evento che cattura l'attenzione del mondo intero: il conclave. Esso è una soglia, un passaggio cruciale che segna un momento di profonda riflessione e rinnovata responsabilità per la Chiesa cattolica e per il mondo intero.
Leggi tutto: Una Chiesa proiettata nella Storia e sul Mondo con lo sguardo fisso su Gesù
di Fabrizio Primo Gardelli Forgia
L'elezione del prossimo Papa rappresenta un momento cruciale per la Chiesa Cattolica, non solo per la sua dimensione spirituale, ma anche per le implicazioni geopolitiche che possono derivare dalle scelte del nuovo leader. In un contesto globale caratterizzato da profonde trasformazioni politiche, sociali ed economiche, la Chiesa Cattolica si trova a dover navigare tra sfide complesse e opportunità strategiche.
di Claudio Cinerari
Le differenze tra le due grafie sono varie ed evidenti,partendo dalla gestione dello spazio (la cd. “triplice larghezza” in grafologia) notiamo come la scrittura di Papa Francesco sia più areata soprattutto tra le righe,alla forma,ovvero l’espressione di sé:la scrittura di Papa Francesco risulta più curva e arrotondata,indice di calorosità,cordialità,estroversione rispetto a quella più angolosa del Card.Parolin maggiormente orientata all’azione.
Leggi tutto: Grafia a confronto: Parolin e Papa Francesco: uniti da spiritualità e dedizione
di Gianni Lattanzio
Il Primo Maggio, Festa del Lavoro, rappresenta molto più di una semplice ricorrenza: è il momento in cui l’Italia riflette sulle proprie radici democratiche, sui diritti sanciti dalla Costituzione e sulle sfide che il mondo del lavoro deve affrontare oggi e domani. L’articolo 1 della Costituzione pone il lavoro al centro della vita civile, politica ed economica del Paese, mentre l’articolo 4 garantisce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e impegna la Repubblica a creare le condizioni affinché questo diritto sia effettivo. Il lavoro, quindi, non è solo un mezzo di sostentamento, ma anche uno strumento di libertà, dignità e realizzazione personale e collettiva.
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