di Giuseppe Morabito
Nessuna analisi della guerra in Ucraina può aver luogo senza considerare il ruolo della Cina Popolare sia nella guerra in Ucraina sia nella più ampia minaccia che Pechino rappresenta per l'Europa.Fonti della sicurezza USA e britanniche hanno affermato che le attività del Partito comunista cinese rappresentano la sfida strategica più rivoluzionaria per l’intero mondo occidentale.
Pechino starebbe svolgendo una campagna coordinata per ridisegnare il sistema internazionale tramite un’ampia acquisizione di informazioni, utilizzando non solo funzionari dell'intelligence e cyber hacker, ma uomini d'affari e ricercatori per acquisire allo stesso modo informazioni governative e commerciali.
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di Giuseppe Morabito
La Presidente della Repubblica di Cina- Taiwan, Tsai Ing-wen si è dimessa da leader del Partito progressista democratico al governo dell'isola, dopo che il suo partito ha subito pesanti perdite percentuali nelle elezioni di metà mandato nello scorso fine settimana.
Nella Repubblica di Cina- Taiwan a partire Nel 1987, la legge marziale è stata revocata e il paese si è avviato in un processo di democratizzazione, iniziato con l'abolizione delle “disposizioni temporanee” e culminato con la prima elezione diretta del presidente nel 1996.
La Presidente Tsai aveva preso la guida del Partito Democratico Progressista (DPP) da Cho Jung-tai il 20 maggio 2020, quando è stata eletta per il suo secondo mandato presidenziale e si è dimessa da leader del partito in seguito alle citate elezioni locali.
Leggi tutto: Elezioni a Taiwan, il “vento”, forse, cambia poco…
di Lodovico Fiano
La volatilità dei prezzi agricoli costituisce un imprevedibile fattore di destabilizzazione dei mercati. Anche considerando solo l'arco temporale degli ultimi 15 anni, si sono susseguiti eventi di grande ed imprevedibile incidenza sul quadro economico, sociale ed ambientale, con un impatto sempre più crescente sul piano inflattivo.
Con la crisi del multilateralismo, in conseguenza del conflitto in Ucraina, si tende a nuovi fornitori e ad una rete di distribuzione più vicina, in una riconfigurazione su base geopolitica. il conflitto armato Russia Ucraina del febbraio del 2022 ha accelerato a dismisura un processo di de-globalizzazione e conseguente pressione inflattiva già innestato con la pandemia, proiettando verso la recessione ed il collasso di importanti e strategiche imprese.
Leggi tutto: La sicurezza alimentare nel nuovo ordine globale
CHI GUIDERA' IL COLOSSO SUD-AMERICANO?
di Giuseppe Petrucci
Fra circa 15 giorni i brasiliani si recheranno alle urne per eleggere il Nuovo Presidente della Repubblica, il primo turno sarà il 2 ottobre 2022 per le Presidenziali, che, oltre ad eleggere il Presidente ed i deputati e gli 81 senatori, eleggerà anche i Governatori ed i deputati dei 26 Stati.
Si divideranno la torta i ben 32 partiti politici riconosciuti dal Tribunale Superiore elettorale, TSE, registrati alla fine di settembre 2022.
Il Brasile da molti anni sta attuando il voto elettronico, anche se la destra sta boicottando questo sistema, ma, ormai, lo stesso TSE, ribadisce che non ci sono brogli. I brasiliani andranno a votare con questo metodo e la sera stessa sapranno da chi saranno Governati, ma, se nessuno dei candidati raggiunge il 50% +1 ci sarà il ballottaggio previsto per il 30 ottobre 2022.
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Matteo COLACCHIO, Ludovica SANTO
Lo scenario geopolitico contemporaneo è alla ricerca di nuovi equilibri. Il fermento non risparmia il Mare Nostrum, da sempre luogo d’incontro di popolazioni e culture diverse e palcoscenico, nel corso della storia, dello splendore di civiltà fiorenti. Πάνταῥεῖ (panta rei). Tutto scorre.
I prossimi anni saranno l’occasione per due grandi potenze regionali, l’Italia e la Turchia, già unite da importanti legami commerciali, per fare dell’Area mediterranea un motore propulsore del cambiamento e un modello di stabilità. Ciò dovrà transitare necessariamente per la composizione delle aree di confronto esistenti nel Mediterraneo Orientale. Forse è tempo per il Mediterraneo di divenire quel Lago di Tiberiade tanto agognato da Giorgio La Pira, promotore di un dialogo a tutto campo tra l’Italia e i Paesi del Mediterraneo.